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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Dignano

Il nonno di Nadia: «Mazzega un viziato, gli sputerei in faccia»

L'intervento del parente della giovane uccisa alla trasmissione "La Zanzara" su Radio24

Giovanni Zuccolo, nonno materno di Nadia Orlando, è intervenuto alla trasmissione radiofonica di Radio24 “La Zanzara”, dicendo la sua su quanto sta accadendo in questi giorni, con il ritorno a casa - ai domiciliari - di Francesco Mazzega, a meno di due mesi dal delitto

Destino già noto

«Si sapeva che sarebbe andata così, mancava solo l’arrivo di questo famoso braccialetto, ma resta comunque una vergogna - ha dichiarato -. Ci è caduto il mondo addosso, eravamo una famiglia unitissima. Abbiamo accolto questo individuo per un anno. È stato assieme a noi, lo abbiamo tenuto come un figlio. Mandava pure delle lettere di ringraziamento ai genitori di Nadia per come è stato trattato. Abbiamo cenato assieme anche il giovedì prima dell’evento».

La giustizia

Alla richiesta di dichiarare la sua fiducia nella giustizia il signor Zuccolo non ha avuto dubbi: «Non ne ho molta. Non spetta a me dire cosa gli dovrebbe succedere, non è il  mio compito, io nella vita mi sono occupato d’altro, lavorando sodo in giro per il mondo. È assurdo però che il sistema sia così. Sento già dire che essendo reo confesso potrebbe beneficiare di uno sconto di pena. Ma è possibile? Me ne andrei a piedi da questa Italia».

Un viziato

Non è mancata una valutazione sull’atteggiamento di Mazzega, che nel periodo in cui ha frequentato la sua famiglia Zuccolo ha potuto conoscere bene. «Un viziato. Se aveva due pietanze nello stesso piatto storceva il naso. Adesso, a casa sua, papà gli porterà il giornale per tenerlo informato e mamma gli laverà i cuscini e gli preparerà la pasta, ma non è lì che dovrebbe stare. Il suo posto è in carcere. Gli abbiamo dato tutta la nostra fiducia e lui ci ha pugnalato alla schiena. Gli sputerei in faccia».

L’appello

La telefonata si è chiusa con un appello: «Chiedo al ministro Orlando e al Presidente Mattarella che la legge venga cambiata. Non devono più verificarsi casi del genere. Pensiamo per il futuro agli altri, perché purtroppo ce ne sono ogni giorno di queste storie».

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