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Cronaca

Al via i lavori di recupero delle facciate del Castello grazie alla Danieli di Buttrio

Benedetti: "Dal 2011 ad oggi restaurati il campanile, l’Angelo e vari beni artistici e architettonici della città"

Oggi pomeriggio si è tenuta in Sala Ajace, a Palazzo D’Aronco, la cerimonia di consegna dei lavori di riqualificazione della facciata e delle scalinate del Castello di Udine finanziati dalla Danieli & C. Officine Meccaniche SpA sulla base di una Protocollo d’Intesa stipulato con l’Amministrazione Comunale, la Soprintendenza e Confindustria Udine. La cittadinanza e le autorità sono state accolte dal benvenuto in musica ad opera del Coro Polifonico di Ruda. 

All’incontro hanno partecipato il sindaco di Udine Pietro Fontanini, il Presidente del Gruppo Danieli Gianpietro Benedetti, la Vice Presidente Danieli Academy Paola Perabò, la Presidente di Confindustria Udine Anna Mareschi Danieli, un rappresentante della Soprintendenza, il Direttore dei lavori Carlo Mingotti e l’Amministratore Unico dell’Impresa Di Betta Paolo Dri.

Con questa opera - ha dichiarato il Presidente Benedetti - si conclude un percorso che la Danieli ha iniziato nel 2011 con il restauro del campanile e dell’Angelo che è continuato nel corso di questi anni con i vari beni artistici e architettonici afferenti a Piazza Libertà. Di fatto dieci anni di interventi a favore della comunità che si identifica nei simboli più rappresentativi della friulanità”.

Soddisfazione anche per Paola Perabò. “È con piacere - ha infatti sottolineato - che ci accingiamo ad avviare anche questo progetto di messa in ordine del Castello poiché esso sta alla base di valori da preservare che desideriamo trasmettere alle generazioni future. Questa cerimonia è permeata da valori, identità, friulanità e gioia vissuta assieme in musica. Non mancheremo periodicamente di mantenere informati quanti sono interessati sugli sviluppi del progetto”.

Particolarmente significative anche le parole del sindaco Fontanini, che ha ricordato come il Castello rappresenti “uno dei simboli non solo di Udine ma dell’intero Friuli, che, proprio nel Salone del Parlamento, riuniva il Consiglio della Patria del Friuli, la prima assemblea legislativa d’Europa. Oggi, grazie alla Danieli e al Presidente Benedetti, che da sempre dimostra una profonda sensibilità per le nostre radici e per la conservazione dell’arte e della memoria, questo luogo può tornare agli originali splendori, diventando anche metafora di una rinascita economica e culturale della nostra terra”.

Ad entrare nei merito è stato il Direttore dei lavori Carlo Mingotti. “L’intervento - ha spiegato - riguarda la riqualificazione dell'involucro esterno del Castello con il restauro delle superfici esterne intonacate, degli elementi lapidei, dei serramenti in legno e degli elementi metallici presenti sui fronti esterni. A seguito dei sondaggi effettuati nella prima fase progettuale, si è constatato che le superfici esterne intonacate sono state oggetto di numerosi interventi di recupero nel corso degli anni, in particolare nel Novecento, per cui si può dire che si tratterà di un intervento di "restauro del restauro", in quanto si interviene sui restauri precedenti. Verranno adottate tecniche e utilizzati materiali con un'attenzione particolare alla sostenibilità, privilegiando prodotti e procedure a basso impatto ambientale. Per rendere partecipe la cittadinanza, durante il corso dei lavori è previsto che vengano organizzate delle visite guidate al cantiere, per seguire le fasi principali dell'intervento di restauro”.

La nostra realtà - ha dichiarato Paolo Dri dell’Impresa Di Betta Giannino S.r.l. - opera abitualmente su immobili vincolati sia in Italia che all’estero e nello specifico abbiamo eseguito più di una decina di interventi di restauro di castelli. Nel caso di Udine abbiamo fatto in modo che l’accesso al castello sarà sempre garantito e che la movimentazione dei materiali non crei disagi. Per questo tratteremo due facciate alla volta. Per noi poter contribuire al recupero di questo simbolo del Friuli è veramente un onore”. 

Soddisfazione ha espresso il senatore Mario Pittoni, primo friulano a ricoprire la prestigiosa carica di Presidente della Commissione Cultura a Palazzo Madama e che nella sedicesima legislatura è riuscito nell'impresa di restituire il Castello, allora di proprietà dello Stato, alla città. "Non può che fare piacere - ha sottolineato a margine dell’incontro - questa attenzione per un luogo che, giustamente, tutti i friulani sentono come proprio". 

Gli interventi

Il progetto, approvato dal Comune che ha anche espletato le procedure di gara per l’affidamento dei lavori, è stato firmato dall’architetto Massimo De Paoli e la Direzione dei lavori sarà svolta dall’architetto Carlo Mingotti. L’intervento, che durerà otto mesi e costerà alla Danieli SpA 850mila euro lordi, prevede la sistemazione delle facciate del Castello con il rifacimento parziale dell’intonaco e delle tinteggiature, la pulizia e il ripristino di tutte le parti in pietra, compresa la scalinata realizzata da Giovanni da Udine che porta al Salone del Parlamento, e il restauro degli infissi in legno. Il pomeriggio è proseguito con la salita delle autorità e della cittadinanza sul piazzale del Castello accompagnata a sorpresa dalla musica del Corpo Bandistico “Gioacchino Rossini” di Castions di Strada, della Società Filarmonica di Pozzuolo del Friuli, della Filarmonica di Colloredo di Prato e del Gruppo Folkloristico “Danzerini di Lucinico”. Le bande si sono aggiunte l’una all’altra fino a formare un’unica ensemble d’eccezione, che ha eseguito i più famosi brani della nostra tradizione, iniziando dall’acclamatissimo “O ce biel cjscjel a Udin”. Giunti sul colle del Castello, è stato firmato il verbale di consegna dei lavori e dato inizio lavori con l’atto simbolico della “pulizia della prima pietra”.  Il pomeriggio si è concluso con l’esecuzione dell’Inno Nazionale Italiano, accompagnato dalla distribuzione di zucchero filato e mandorle per i bambini, e con il rientro in piazza Libertà.

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