Dalai Lama, un messaggio di pace dal palco del palasport Carnera
Tutto esaurito nei tre appuntamenti previsti in città per la visita dell'autorità spirituale tibetana. Come nella precedente edizione la partecipazione, in particolare dal punto di vista emotivo, è stata consistente
Nei tre incontri, compreso quello di oggi con gli studenti dell'Università, presenti oltre 2800 persone alla volta. Tutte per lui, Tenzin Gyatso, la massima autorità spirituale di un Tibet costantemente alla ricerca della sua dignità, messo in discussione e controllato dalla potente Cina.
All'incontro di martedì pomeriggio, che abbiamo seguito, hanno partecipato Pierluigi Di Piazza del centro Ernesto Balducci di Zugliano, Vito Mancuso, teologo di fama internazionale, e Franco Fabbro dell'Università di Udine.
"Come discernere ciò che è buono da ciò che è cattivo?" E' certamente stato questo, dal punto di vista filosofico, l'argomento di discussione più interessante e accessibile alle diverse sensibilità della numerosa e variegata platea. La considerazione del Dalai Lama impressiona per semplicità e chiarezza: "è buono ciò che ci fa star bene, senza far soffrire o penalizzare nessuno".
