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Cronaca

Corruzione e frode in Sicilia, inchiesta su un appalto della friulana Euro&Promos

Tra gli indagati Stefano Sedrani, dirigente della società. Assieme a lui, nel mirino degli inquirenti, altre 25 persone

Corruzione, falso e interruzione di pubblico servizio per il completamento dell'ospedale di Ragusa, frode nelle pubbliche forniture ai danni dell'Azienda sanitaria provinciale di Ragusa — per oltre 3,5 milioni di euro — nell'ambito dell'appalto pulizie, segnalazione alla Corte dei Conti per danno erariale di circa 4,5 milioni di euro. 

L'operazione

È quanto emerge dall'operazione "Ethos”, messa a segno da parte della Guardia di Finanza della città iblea, che si è conclusa con la notifica dell'avviso di conclusione indagini, emesso dalla procura siciliana, nei confronti di 26 persone tra dirigenti, tecnici, collaudatori e rappresentanti di imprese. L'appalto in argomento, del valore di 32 milioni di euro, è stato assegnato alla Euro&Promos di Udine, il cui presidente e amministratore delegato era, fino all'ingresso in giunta, l’attuale assessore regionale Sergio Bini, che non risulta fra gli indagati. Tra di loro c'è invece Stefano Sedrani, dirigente della società.

Un anno di indagine

I filoni investigativi hanno riguardato diversi aspetti della gestione dell'Asp di Ragusa. L'indagine, durata oltre un anno, è partita da una segnalazione che evidenziava anomalie sulla gestione del servizio di pulizie eseguito a favore degli ospedali e degli uffici dell'Asp dell'intera provincia. 

I favori

Attraverso la ricostruzione quali-quantitativa del servizio prestato e dagli altri accertamenti eseguiti, è stato possibile verificare che a fronte della fatturazione del servizio, eseguita dalla ditta sulla base della estensione delle superfici da pulire, indicate nel capitolato d’appalto, l’azienda appaltatrice forniva una prestazione sensibilmente diversa, sia per numero di dipendenti impiegati che per monte ore effettuate, inferiori di oltre il 20% rispetto a quello previsto. Anche la quantità e qualità dei macchinari forniti era difforme da quella indicata in sede di aggiudicazione dell’appalto, laddove veniva accertato un minor numero di tali dotazioni, per una percentuale pari all’80%. Nella ricostruzione delle vicende, l'autorità giudiziaria ha ravvisato anche ipotesi di corruzione, legata all’assunzione nella ditta di pulizie di due soggetti parenti o vicini alla vecchia dirigenza dell’Asp. Le assunzioni, infatti, sarebbero state effettuate, secondo la procura, in cambio di un comportamento «morbido» degli enti competenti che non procedevano a far rilevare le numerose irregolarità nella esecuzione del servizio di pulizia.

Gli indagati

1. Aricò Maurizio, ex direttore generale Asp Ragusa
2. Amata Elvira, ex direttore amministrativo Asp Ragusa
3. Drago Giuseppe, ex direttore sanitario Asp Ragusa
4. Aprile Lorenzo
5. Caltagirone Ivano
6. Ruscica Elena Maria Carmela
7. Divita Giorgio
8. Di Martino Maddalena
9. Dalle Ave Giuliana
10. Tribastone Giovanni
11. Maniscalco Franco
12. Leone Cecilia Maria Carmela
13. Toro Maurizio
14. Siracusa Antonella
15. Buzzanca Nicolino Antonino
16. Pinto Vraca Roberto
17. Ferrante Gianluca
18. Falzone Alfonso
19. Di Mauro Maurizio
20. Sedrani Stefano
21. Tranquillo Giovanni Giuseppe Antonio
22. Spirio Carmelo
23. Mazzari Marco
24. Interlandi Davide
25. Finocchiaro Salvatore
26. Traviglia Antonio

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