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Lunedì, 29 Aprile 2024
risorse idriche

Un contratto per difendere il Cormôr dalle criticità territoriali e ambientali

Il Comune di Udine ha sottoscritto "Contratto di fiume" a tutela del Cormôr. "Si tratta di un atto formale dopo che il Comune negli anni passati aveva solo presentato una dichiarazione d’intenti, tanto che siamo l’ultimo Comune interessato dal corso d’acqua a sottoscrivere il documento", spiega l'assessora all'Ambiente Eleonora Meloni

Il Comune di Udine ha deciso di sottoscrivere un "Contratto di fiume" a tutela del corso d’acqua Cormôr. La proposta è arrivata in giunta dall’assessora all’Ambiente Eleonora Meloni, che ha sottolineato - durante l'ultima seduta di giunta - l'importanza della tutela e gestione dei corpi idrici, soggetti a mutamenti sia per cause naturali, come siccità e piene, sia antropiche come inquinamento e prelievi. “Si tratta dell’atto formale di adesione al Contratto di Fiume, dopo che il Comune negli anni passati aveva solo presentato una dichiarazione d’intenti, tanto che siamo l’ultimo Comune interessato dal corso d’acqua a sottoscrivere il documento", spiega Meloni.

Come funziona il contratto

Il Contratto di Fiume contribuisce a raggiungere gli obiettivi delle Direttive europee sulle acque (2000/60/CE) e sulle alluvioni (2007/60/CE) supportando politiche per consolidare comunità fluviali resilienti, riparando e mitigando, almeno in parte, le pressioni dovute a decenni di urbanizzazione. Il Comune parteciperà al contratto insieme ad altri 27 enti: tutti i territori comunali attraversati dal corso d’acqua, la Regione Friuli Venezia Giulia, il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana e l’Associazione “Valle del Cormôr”.

I territori

Udine si trova nel segmento intermedio del percorso del Cormôr, insieme ai comuni di Pagnacco, Tavagnacco, Martignacco, Pasian di Prato, Pozzuolo del Friuli e Campoformido, che riveste anche il ruolo di coordinatore del gruppo. L’intento dei comuni partecipanti è quello di fornire risposte adeguate alle criticità territoriali e ambientali dei bacini fluviali, garantendo gestione e tempestività degli interventi sulla sicurezza idraulica, la definizione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, il controllo della qualità e quantità delle acque, la tutela paesaggistica e naturalistica e la valorizzazione dei luoghi anche in ottica turistica e cicloturistica, oltre che il reperimento delle risorse finanziarie.

"Colmiamo una lacuna e allo stesso tempo iniziamo la collaborazione con gli altri partner per condividere un documento strategico e un piano d’azione. Il Cormôr risulta fondamentale anche per il sistema delle rogge che vi afferiscono. Costituiremo quindi un gruppo di lavoro interno ai nostri uffici per seguire questo tipo di progetti che hanno valenza europea: è evidente che i benefici di questo lavoro investiranno anche altri ambiti della vita cittadina, in particolare il benessere e la qualità della vita sia in termini di ricadute per l’ambito turistico e sportivo, sia per la valorizzazione di spazi verdi come il Parco del Cormôr”, conclude Meloni.

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