Ora la "Festa del Friuli" è istituita per legge dal Consiglio Regionale
L'assessore Torrenti: «Non si deve dare contro ai Comuni friulani perché conoscono e tengono in considerazione le loro origini, ma lavorare di più nei Comuni dove questa conoscenza è carente»
Il Consiglio regionale ha approvato oggi la proposta di legge n. 43 sull'istituzione della "Festa del Friuli". Si tratta, come noto, di ricordare la data del 3 aprile 1077, nella quale l'Imperatore Enrico IV affida al Patriarca Sigeardo il Ducato del Friuli, un territorio compreso tra i fiumi Livenza e Timavo. Un territorio nel quale hanno convissuto, per secoli e in pace, popoli con lingue e culture diverse: friulani, sloveni, tedeschi e veneti. Una festa dunque non solo friulana o friulanofona, ma un momento celebrativo che coinvolge un territorio ricco di diversità. E sta proprio questa ricchezza uno dei motivi che hanno convinto i costituenti a concedere la specialità al Friuli Venezia Giulia.
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«Le divisioni campanilistiche esistono a prescindere da questa legge - ha dichiarato l’assessore Torrenti -. Anzi, forse questo testo potrà aiutare a superarle apportando maggiore consapevolezza della nostra storia e delle nostre tradizioni, un fatto da considerare sempre positivo. Semmai non si deve dare contro ai Comuni friulani perché conoscono e tengono in considerazione le loro origini, ma lavorare di più nei Comuni dove questa conoscenza è carente. Gli emendamenti miglioreranno il testo base e le risorse poste, data la loro portata, non inficeranno assolutamente il bilancio regionale. In fondo - ha concluso Torrenti - non si propone nulla di nuovo se non una migliore qualificazione di una giornata di festa già esistente; facciamo in modo che questa festa diventi patrimonio di tutta la regione e non solo di una parte di essa».
