Concorso mondiale del Sauvignon, Italia terza e carrellata di medaglie per il FVG
Resi noti al ProWein di Düsseldorf (Germania) i vincitori della 10^ edizione del Concorso Mondiale del Sauvignon tenutosi a Udine dal 7 al 9 marzo. Italia terza sul podio dopo Francia e Austria. Due terzi delle medaglie italiane sono del FVG
Una settantina tra degustatori, giornalisti, esperti e critici di 23 nazionalità diverse hanno valutato 1.010 campioni di Sauvignon bianco. In termini di medaglie vinte, l’Italia registra un aumento del 66% rispetto allo scorso anno.
Tra i 6 Trofei Rivelazione anche un friulano, il Sauvignon Braida Santa Cecilia della Cantina Pitars di San Martino al Tagliamento (Pordenone). La prossima edizione del Concorso si terrà in Touraine (Francia).
Italia sul podio
L’Italia sale sul podio dei migliori Sauvignon del mondo arrivando terza dopo Francia e Austria. E se il lusinghiero risultato per il nostro Paese registra un incremento del 66% rispetto allo scorso anno in termini di medaglie vinte, a farla da padrone è il Friuli Venezia Giulia che non solo ha ospitato il Concorso, ma ben due terzi delle medaglie italiane sono state assegnate a Sauvignon provenienti da questa regione.
Si chiude così la decima edizione del Concorso Mondiale del Sauvignon che per la seconda volta nella storia della prestigiosa competizione organizzata dall’agenzia belga Vinopres si è tenuta, dal 7 al 9 marzo scorsi, in Friuli Venezia Giulia e, più precisamente, a Udine.
I risultati sono stati comunicati oggi, 17 marzo, al ProWein di Düsseldorf (Germania) alla presenza, oltre che degli organizzatori, anche dell’assessore regionale alle risorse agroalimentari, Stefano Zannier, dell’assessore alle Attività Produttive, Turismo e Grandi eventi del Comune di Udine, Maurizio Franz, e di Renato Pontoni della Pregi, società incaricata dall’Ersa (Ente Regionale per lo sviluppo rurale del Fvg) di organizzare in loco la manifestazione.
L'assessore Stefano Zannier
«I risultati della 10ª edizione del Concorso Mondiale del Sauvignon ci riempiono di soddisfazione e dimostrano, ancora una volta, la qualità dei nostri vini – commenta Zanier –. Le 35 medaglie che l’Italia si è aggiudicata, con un incremento di oltre il 60% rispetto alla scorsa edizione, di cui ben 26 al Friuli Venezia Giulia, sono motivo di orgoglio così come lo è sapere che il trofeo Rivelazione Sauvignon italiano è stato conferito a un’azienda vinicola del nostro territorio. Si tratta di risultati che confermano la capacità dei nostri produttori e danno lustro all’intera regione».
In tutto, su 1.010 vini in gara valutati da una giuria composta da una settantina di esperti internazionali, sono state assegnate 122 Medaglie d’Oro e 180 Medaglie d’Argento a Sauvignon provenienti da Francia, Austria, Italia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Spagna, Cile, Bulgaria, Germania, Stati Uniti, Slovenia, Slovacchia, Romania, Svizzera, Repubblica Ceca, Turchia, Grecia e Argentina.
La classifica
La Francia è ancora in testa alla classifica con 157 medaglie vinte (il 24% in più, rispetto al 2018). Con 45 medaglie, l’Austria si è assicurata il secondo posto. L’Italia, con le sue 35, si è classificata terza, con un notevole incremento del 66% rispetto all’anno scorso. Due terzi delle medaglie italiane sono state assegnate a Sauvignon provenienti dal Friuli Venezia Giulia che si è aggiudicato in tutto 26 medaglie, 12 d’oro e 14 d’argento. Con il 31% in più di medaglie rispetto all’anno precedente, la Nuova Zelanda è salita al quarto posto (21), seguita dal Sudafrica (14). Altro importante risultato per il Friuli Venezia Giulia è che la regione ospitante ha conquistato anche un altro ambito e prestigioso riconoscimento. Oltre alle 302 medaglie, la giuria internazionale ha assegnato infatti 6 trofei Rivelazione ad altrettanti vini che hanno ottenuto il più alto punteggio, distinguendosi per l’eccellenza del Sauvignon bianco nelle diverse categorie. Unico in Italia è stato premiato come Rivelazione il Sauvignon 2018 Braida Santa Cecilia della Cantina Pitars di San Martino al Tagliamento in provincia di Pordenone.
Una tre giorni che ha visto, oltre alle degustazioni ospitate a palazzo D’Aronco, sede del Comune di Udine, anche un ricco programma di visite guidate, conferenze, visite guidate alla scoperta non solo delle eccellenze enogastronomiche, ma anche artistiche e paesaggistiche del Friuli Venezia Giulia.