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Nasce l'Agenzia della famiglia: dal welfare alla rete con il territorio

Coinvolte 80 associazioni per un progetto che non sarà un semplice contenitore, ma rappresenterà una rete attiva su un tema complesso come quello della famiglia. Il progetto verrà illustrato in sala Ajace il 29 novembre

Nasce l’Agenzia della famiglia del Comune di Udine. Non un semplice contenitore, ma un progetto integrato e coordinato che punta a superare completamente il welfare assistenziale per realizzare una rete attiva con il territorio su un tema complesso e sempre più importante come quello degli aiuti, sia economici sia in termini di servizi, alle famiglie. L’obiettivo del progetto, presentato dal sindaco Furio Honsell e dall’assessore ai Servizi sociali, Antonio Corrias, insieme a Giancarlo Biasoni, presidente del Forum associazioni familiari Fvg e al personale del dipartimento Servizi alla persona e alla comunità del Comune, è duplice: migliorare ulteriormente la qualità degli interventi pubblici e privati attraverso forme di integrazione e coordinamento da un lato e costruire reti e stringere alleanze fra le varie componenti territoriali dall’altro.

Il progetto e le attività saranno illustrate alle associazioni del territorio (un’ottantina quelle coinvolte) e ai cittadini giovedì 29 novembre in una conferenza ad hoc. “La famiglia è un concetto universale e insostituibile – ha detto Honsell, sottolineando la volontà dell’assessore Corrias di arrivare a questa agenzia e l’impegno di molti consiglieri di maggioranza in questo settori, fra cui Claudio Romano, presente alla conferenza -. Tutte le politiche della nostra amministrazione partono dal concepire ogni individuo all’interno di un nucleo più vasto, con una particolare attenzione nei confronti dei bisogni dei minori e degli anziani”.

Fare sistema diventa così una strategia ricca di contenuti e un percorso da portare avanti con una serie di attività concrete per i cittadini. Il gruppo di lavoro trasversale a diversi uffici di palazzo D’Aronco in questi mesi ha lavorato in tre direzioni: la realizzazione di un rapporto delle diverse forme di sostegno offerte alle famiglie udinesi nel 2012, un percorso che porterà alla revisione dell’Isee e la redazione di una guida alle risorse e ai servizi per le famiglie che raccoglie gli aiuti prodotti non soltanto dall’amministrazione comunale, ma anche di tutte le associazioni sparse sul territorio cittadino e che sarà distribuita nella conferenza del 29 novembre. L’intero progetto confluirà poi nella realizzazione di un Portale territoriale delle famiglie che permetterà di disporre di informazioni sempre aggiornate e complete su risorse e servizi erogati alle famiglie da parte di tutti i soggetti impegnati in questo settore. “Abbiamo voluto realizzare una struttura leggera – ha sottolineato Corrias -, basata su un modello che prevede un team trasversale, per riorganizzare il sistema in modo da migliorare la partecipazione attiva delle associazioni di volontariato e delle famiglie. Questo è soltanto l’inizio di un percorso”. Un percorso condiviso con il Forum delle associazioni familiari, il cui presidente ha sottolineato come “le famiglie siano l’ammortizzatore sociale in tempo di crisi. Per questo mettere in rete le famiglie e promuovere progetti insieme significa rispondere a bisogni reali e aiutare anche l’ente pubblico a fare quello che sempre più spesso non riesce a causa della mancanza di fondi: i 103 progetti realizzati dimostrano l’intraprendenza delle famiglie di questa regione”.

Censite 89 forme di sostengo alle famiglie. Sono 89 le forme di sostegno censite nel 2012, attraverso 92 schede compilate attraverso la rilevazione avviata dal Comune coinvolgendo, oltre agli uffici comunali del settore, anche le associazioni sparse sul territorio che si occupano di aiuti alle famiglie. Di questi aiuti, 39 sono sostegni economici diretti (contributi, sussidi, rimborsi, benefici vari), 18 indiretti (sconti, agevolazioni o esenzioni da pagamenti e concessione di beni e servizi, un settore che va dai buoni taxi al servizio mensa, dai buoni gas alla distribuzione di farmaci), 6 forme di sostegno formativo, informativo e per il tempo libero (come centri vacanze, ludoteche, biblioteche). Dai dati emerge che tra gli interventi erogati nell’ambito dell’area pubblica prevalgono le forme di sostegno economico diretto (36%) e le forme di sostegno di natura complessa (32%). La maggior parte degli interventi prestati dai soggetti del privato sociale, invece, riguardano gli aiuti consistenti nella concessione diretta di beni e servizi (23%), forme di sostegno di natura complessa (22%), azioni formative e iniziative pubbliche (27%) e forme di sostegno economico diretto (19%). Più nel dettaglio, si nota che, all’interno delle forme di aiuto economico diretto, il settore privato-sociale riesce a garantire sia la concessione di piccoli prestiti fiduciari (forma di aiuto che invece è assente nel settore pubblico), sia alcune forme di contributo finalizzato all’acquisto diretto di generi di prima necessità (alimenti, farmaci, articoli per la prima infanzia) e al pagamento di bollette (soprattutto energia elettrica e riscaldamento). Le forme di aiuto economico indiretto, ovvero aiuti che consistono nella concessione di benefici monetizzabili e cioè convertibili – più o meno rapidamente – nel loro equivalente monetario, oppure gli sconti o agevolazioni tariffarie nel pagamento di servizi, sono invece di esclusiva competenza pubblica. Il settore pubblico poi si occupa in forma esclusiva della concessione di alloggi, mentre è solo il privato-sociale ad essere al momento in grado di offrire stabilmente un servizio di mensa sociale e di occuparsi della distribuzione diretta di generi alimentari, di vestiario, di farmaci.

Parametri dell’Isee da rivedere. L’Isee attualmente viene utilizzato in almeno 35 procedimenti del Comune di Udine. Un metodo utilizzato da anni in tutto il Paese che, con l’evolversi delle situazioni e delle necessità, è ormai tempo di rivedere, in modo che possa garantire una maggiore equità sociale nella determinazione delle tariffe, introducendo un coiefficiente maggiorato a vantaggio delle famiglie numerose e con figli minori, disabili, anziani, in maniera da considerare il carico della famiglia non solo dal punto di vista economico o reddituale. Un quoziente familiare, quindi, che misuri una diversa fiscalità della famiglia.

Sportello informativo già attivo. All’interno del progetto di Agenzia della famiglia, è stato creato anche lo sportello informativo dei servizi sociali udinesi, il Sissu, già attivo e aperto al pubblico al Centro polifunzionale Micesio, uno sportello unico per i cittadini e le famiglie udinesi che vogliono avere informazioni ed essere indirizzati ai servizi sociali dell’amministrazione comunale. Il Sissu accoglie inoltre le domande di accesso ai diversi benefici sociali e svolge una funzione di primo ascolto per chi intende rivolgersi ai servizi sociali, concordando appuntamenti personalizzati per gli eventuali approfondimenti da effettuare negli uffici di viale Duodo. In futuro, inoltre, il Sissu fungerà da sportello di primo ascolto anche per le problematiche socio-assistenziali di competenza delle assistenti sociali.

Il punto della situazione il 29 novembre. Giovedì 29 novembre alle 18 nella sala Ajace di palazzo D’Aronco saranno affrontate e illustrate tutte queste problematiche nella conferenza “Politiche per la famiglia: alleanze e percorsi per il sostegno e la promozione delle famiglie”. Dopo i saluti del sindaco Furio Honsell e l’introduzione dell’assessore Corrias che illustrerà l’impegno e le proposte del Comune, toccherà a Maria Teresa Agosti, responsabile del Servizio sociale dei Comuni dell’Ambito distrettuale dell’Udinese, spiegare come cambiano le richieste delle famiglie udinesi. I servizi e gli interventi a sostegno delle famiglie saranno illustrati da Filippo Toscano, direttore del dipartimento Servizi alla persona e alla comunità del Comune. Infine, la parola passerà al mondo associativo, con gli interventi di Giancarlo Blasoni, presidente del Forum Associazioni familiari Fvg, che racconterà l’esperienza di questi sodalizi e di Paolo Zenarolla, vice direttore della Caritas diocesana di Udine che racconterà cosa le stesse famiglie possono fare a sostegno di loro stesse e delle loro necessità.

 

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