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Cronaca Torviscosa

Torviscosa compie 80 anni: dalle direttive razziste alla rinascita industriale

Quest'anno ricorrono 80 anni dall'istituzione del Comune di Torviscosa: sono rinviati gli eventi in programma, ma è online un sito con le storie su luoghi, persone e fatti che raccontano la vita di questo paese legato a una storia di razzismo che si vuole spezzare

Sono passati ottant'anni dall'istituzione del Comune di Torviscosa, un anniversario importante che la la Pro Torviscosa è comunque intenzionata a celebrare nonostante l'emergenza sanitaria in corso, ovviamente nel rispetto delle restrizioni.

Il programma

Gli eventi in programma sono stati rimandati e di conseguenza l'associazione ha deciso di concentrarsi sulla comunicazione digitale per ricordare, almeno virtualmente, alcuni eventi che hanno segnato la storia della località. Al centro dell'attività ci sarà innanzitutto il nuovo sito web appena inaugurato protorviscosa.it, che raccoglierà brevi racconti relativi a luoghi, persone e fatti relativi alla storia di Torviscosa e del suo territorio, arricchiti da fonti documentarie e da riferimenti bibliografici o video di approfondimento.

Le storie

Tra quelle già pubblicate, la storia del nome del Villaggio Roma e quella dell'attività poetica e sacerdotale di Pre Zaneto a Malisana. Il sito web, realizzato completamente da Dario Ontani, socio e membro del direttivo della Pro Torviscosa, consente inoltre di arrivare ai canali social della pro loco Facebook, Youtube e Instagram, a loro volta alimentati a cura dei soci.

Il legame con il Sudafrica

La storia più recente è stata pubblicata in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale (21 marzo), istituita dall'ONU nel 1966 in ricordo del massacro di Sharperville, in Sud Africa. Torviscosa ha un importante legame con il Sud Africa, dove la SNIA Viscosa, tra il 1953 e il 1954 aveva contribuito a costruire lo stabilimento della SAICCOR a Umkomaas. La costruzione e la gestione degli impianti furono affidate a maestranze di Torviscosa, che partirono dall'Italia il 21 aprile 1954. La dirigenza della SAICI diede a questi dipendenti una serie di direttive di comportamento, che oggi come allora risultano a dir poco razziste. Dieci anni più tardi, il giornalista Stefano Falco pubblicò una sua inchiesta sulla SNIA, nella quale fa riferimento anche a queste direttive. Un dipendente della SAICI, quasi certamente indotto dalla stessa azienda, lo accusò in modo diffamatorio e infatti venne in seguito condannato dal Tribunale di Udine. La sentenza ha un lungo e significativo “prologo”, con cui la Corte condanna, almeno moralmente, anche la dirigenza della SAICI proprio per i contenuti di queste direttive. 

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Le direttive razziste

Fa una certa impressione leggere un documento ufficiale, le direttive generali alle maestranze reclutate dalla SAICCOR, dove in maniera del tutto esplicita si dichiara la "superiorità della razza bianca" con frasi razziste al tempo considerate normali. Nel documento si leggono, infatti, frasi come queste: "La Razza Bianca è giustamente considerata la razza superiore ed è quella che dirige lo sviluppo del paese e crea le ragioni di lavoro e di prosperità. Questa superiorità deve sussistere in ogni individuo Europeo nei confronti della gente di colore".

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