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Cronaca Chiavris / Via Ampezzo

In piscina al tempo del Covid: prenotazione, termoscanner e uscita differenziata

In molti non sanno che la piscina del Palamostre è aperta e che, seguendo poche semplici regole, si può tornare a godere di questo spazio nel cuore di Udine

A me piace molto andare in piscina, e quando ho saputo che era stato dato il via libera per la loro riapertura, in regione, ne sono stata molto contenta. Sapevo che non sarebbe stato come prima, ma ero comunque ansiosa di capire quali fossero le nuove regole per poterci così ritornare quanto prima.

Lo scorso lunedì, con qualche giorno di ritardo rispetto al via libera dato da Fedriga, ha riaperto anche la piscina del Palamostre, a Udine. L'impianto comunale di via Ampezzo ha riaperto solo all'esterno, per permettere agli udinesi di trovare refrigerio nelle calde giornate estive e agli appassionati di sfogarsi nei 50 metri di vasca. Il tempo della scorsa settimana non ha aiutato l'afflusso di pubblico, ma anche nei primi giorni della settimana che stiamo vivendo ora, con le giornate di caldo e sole, non si sono viste molte persone. Il motivo? Lo abbiamo chiesto a una delle assistenti bagnanti che da anni lavora nella struttura.  E la risposta è stata semplice: «la gente non sa che la piscina è aperta e se lo sa crede sia difficile entrare, invece...». Invece bastano pochissimi accorgimenti, anzi... ne basta solo uno, ovvero prenotarsi

Un pomeriggio in piscina

Ieri sapevo che nel pomeriggio avrei avuto un paio di ore libere, dunque ho pensato di accedere al sistema delle prenotazioni e fare il mio debutto in acqua in questa era segnata dal Covid. La cosa è stata piuttosto semplice, una volta entrata sul portale, mi è bastato scegliere il giorno e l'orario, visto che, al momento, soltanto la piscina del Palamostre è aperta e per quella di via Pradamano si dovrà aspettare ancora.  Una volta selezionato il giorno (si può prenotare anche per il giorno stesso), si devono inserire alcuni dati (nome, cognome, codice fiscale, mail, telefono) che rimarranno nel database per quindici giorni al fine di rintracciare eventuali contatti in caso di contagio. Una volta inseriti questi dati si dovrà scegliere l'orario di accesso: questo è il cambiamento più grande rispetto a pirima. La giornata è infatti divisa in fasce orarie: non si può rimanere tutto il giorno ma si dovrà scegliere tra il mattino e il pomeriggio. La prenotazione è articolata in modo da regolare l'accesso per fasce orarie di 10 minuti per 20 persone.

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Una volta dentro

Il consiglio è di presentarsi qualche minuto prima dell'orario prenotato. Una volta all'ingresso un termoscanner vi misurerà la temperatura e così potrete accedere all'accettazione, presentandovi. Anche il costo è stato modificato: 4 euro e 50 centesimi per la mezza giornata e non più 6 euro per l'ingresso intero, come prima. Chi vuole solo nuotare e permane all'interno della struttura meno di un'ora e mezza, ha un buono per accedere gratuitamente un'altra volta. Come vuole la normativa, attualmente anche al Palamostre c'è una porta di ingresso e una di uscita, differenziate. Una volta pagato l'ingresso ci si reca negli spogliatoi: per mettere i propri effetti negli armadietti si deve richiedere un sacco di plastica dove inserire ciò che si vuole lasciare negli spogliatoi. Purtroppo questo abuso di plastica è previsto dalle nuove regole, ma sappiate che potete portarvi il borsone con i vostri effetti anche a bordo vasca.

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Prima di accedere alle vasche è obbligatorio farsi la doccia insaponata all'interno degli spogliatoi e poi ci si può recare all'esterno. Sdraio, prato o tribune, si può scegliere dove stare, purché vengano rispettate le distanze di sicurezza in caso di non congiunti. In vasca grande possono stare 130 persone alla volta, ma al momento non si corre questo rischio. Anzi, personalmente è stato piacevole avere praticamente un'intera corsia a mia totale disposizione. Prima di uscire, chi vuole lavarsi il cloro di dosso lo può fare nelle docce esterne e solo in quelle. A questo punto si può far ritorno in spogliatoio, ma solo per asciugarsi e vestirsi, e poi uscire: per lasciare la struttura bisogna seguire il percorso esterno che costeggia il lato corto della vasca e salire le scale che portano all'ingresso della piscina su via Ampezzo. Ah, non c'è il bar, ma ci sono alcuni distributori di cibo e bibite. Ci si può portare le cose da casa, ovviamente avendo cura di non lasciare cartacce in giro. Una volta dentro, comunque, l'importante è mantenere le distanze di sicurezza. Il resto sono regole comuni: buon senso, educazione, rispetto. Il che significa non urlare, non correre, non lasciare rifiuti e convivere rispettosamente con gli altri. Facile, no?

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