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Cronaca Colloredo di Monte Albano

Ogm, Coldiretti approva l'azione della Regione Fvg

L'associazione dei coltivatori, insieme alla Task Force contraria agli organismi geneticamente modificati, sollecita la magistratura a favore della chiusura del campo di Colloredo di Monte Albano

“Il rispetto delle norme e della legalità viene prima di ogni altra considerazione e in Italia è vietato seminare Ogm. La libertà di semina deve esserci anche per chi semina il biologico e il mais tradizionale, che ha tutto il diritto di trebbiare mais con contaminato, non certo solo per alcuni”.

Lo sostiene la Coldiretti del Fvg che assieme alla task force regionale No Ogm evidenzia come oggi tutto si sarebbe dovuto concludere riguardo alla vicenda friulana degli Ogm e con essa il rischio di contaminazione dei campi limitrofi. Secondo la Coldiretti, il campetto di Colloredo di Montalbano è ancora nello stesso posto, con le piante che vanno velocemente incontro alla fioritura, rendendo così concreto il rischio di contaminazione dei campi vicini. Un rischio reale e comprovato, dichiarato anche dai sostenitori del Mon 810 nelle loro "cosiddette sperimentazioni" degli scorsi anni.

La Task Force regionale No Ogm (formata da AIAB, Aprobio, ISDE, Legambiente, WWF e Coldiretti) chiede una rapida azione al riguardo e sollecita la magistratura, cui ora è stata demandata la decisione su come gestire il campo di Colloredo, a provvedere al più presto (in quanto la fioritura è imminente) al sequestro in modo da evitare ogni rischio e alleggerire la tensione.

La Task Force suggerisce anche alla Regione di verificare l'eventuale presenza di Mon 810 nei campi degli alfieri che si sono schierati a protezione dell'appezzamento di Fidenato, perché tanto ardore nel perorarne la causa lascia spazio a più di un dubbio. Coldiretti, infine, che invita la Regione e la magistratura a non demordere, polemizza con la Cia, associazione di agricoltori che a livello nazionale è nettamente contraria agli Ogm, mentre in Fvg li sostiene. “Sarebbe bene – dice il presidente di Coldiretti Dario Ermacora – si decidesse e spiegasse agli agricoltori che la Cia a Roma, dove si decide, è contro gli Ogm mentre qui gioca a far da sponda ai pro-Ogm”. Coldiretti conclude affermando che chi si appella al giudizio dei consumatori non può far finta di scordare che oltre l’80% degli italiani è contrario agli Ogm”.  

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