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Cronaca

Prodotti tipici friulani: la classifica dei migliori dieci

La lista con le specialità più prelibate e ricercate del nostro territorio messa a punto da esperti di gastronomia

Dieci prodotti tipici friulani che valgono un viaggio dalle nostre parti. La classifica è stata realizzata dal blog gastronomico finedininglovers.it, uno dei più seguiti in Italia, prendendo spunto dalla manifestazione Ein Prosit di Malborghetto.

Una regione meno conosciuta e pubblicizzata di tante altre, e quindi più affascinante da visitare, passando per malghe, salumifici e osterie tradizionali.

Ecco 10 prodotti tipici friulani da conoscere (o riscoprire):

FORMADI FRANT. Un formaggio a pasta semidura prodotto in Carnia, un territorio molto isolato che, in passato, ha vissuto fasi di estrema povertà. Il Formadifrant nasce come formaggio anti-spreco, creato con gli scart del formaggio di malga: le forme difettate vengono sminuzzate e amalgamate con latte, panna, poi ricomposte e lasciate a stagionare.

AGLIO DI RESIA. Chiamato strok dagli abitanti della vallata (non più di 1500 abitanti) l’aglio di Resia ha piccoli bulbi rossastri e un aroma straordinario. Il Comune di Resia e il Parco Naturale delle Prealpi Giulie hanno cominciato un progetto di tutela e valorizzazione dell'aglio, piccolo ma importantissimo simbolo di biodiversità. 

PROSCIUTTO SAN DANIELE. Uno dei più famosi prosciutti italiani, protetto e valorizzato dal Consorzio. Il rigorosissimo disciplinare controlla ogni aspetto della lavorazione, dall’allevamento dei maiali alla stagionatura. Lo riconoscete dalla forma a chitarra e dallo zampino, ma soprattutto dal sapore inconfondibile e dall'altissima digeribilità. 

SALUMI D'OCA. Una tradizione tutta friulana, quella dei salumi d’oca, che la sua massima espressione nel "salame d’oca friulano": un misto di carni crude di oca e e maiale. Altri straordinari prodotti sono il petto affumicato, lo speck e il prosciutto crudo.

PITINA. La pitina nasce per conservare la carne nelle zone montane. Una polpetta di carne (camoscio, capriolo, pecora o capra) a cui vengono aggiunti sale, aglio, pepe nero, passata nella farina di mais e fatta affumicare con il legno di pino mugo

TROTA AFFUMICATA DI SAN DANIELE. Nota anche come "Regina di San Daniele", anche questo prodotto nasce da esigenze di conservazione. Affumicata a freddo o a caldo, è l’antipasto perfetto.

CUINCIR. Ha un sapore piccante e acidulo questa ricotta, mescolata con erbe aromatiche (di solito finocchio selvatico) e lasciata inacidire per un paio di mesi. Si hanno tracce della sua preparazione già nel 1800.

SCUETA FRANTA. Un altro prodotto a base di ricotta, un altro sapore forte e (per alcuni) un po' troppo estremo. Per produrre la scueta franta la ricotta viene frantumata e messa in appositi tini di legno, dove rimane diverse settimane a fermentare.

PESTAT. Il Pestàt, a metà tra la conserva e condimento, nasce nella verde valle di Fagagna: lardo mescolato con un trito di carote, sedano, cipolla e spezie, insaccato in un budello e messo a stagionare. La sua particolarità è che non si consuma come un salume, ma viene fatto soffriggere.

BROVADA. Dop dal 2011, la brovada è una rapa macerata e fermentate nelle vinacce di uva nera per un mese. poi sbucciate, tagliate a julienne e confezionate. Tradizionalmente si consuma con le carni di maiale, muset soprattutto.

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