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Cronaca Cividale del Friuli

Collaudo del nuovo bacino di Corno, sgomberi in due comuni

Si testa per la prima volta l'invaso di laminazione Noax. Tre i paesi in stato di allerta. Operazioni da giovedì 23 a sabato 25 febbraio. Previsto il divieto di transito per tutti i veicoli e le persone all'interno della zona

Considerato che per i giorni 23 e 24 febbraio prossimi è prevista una precipitazione, i Comuni di Corno di Rosazzo e Cividale del Friuli segnalano che saranno avviate le attività di riempimento dell'invaso per la realizzazione del collaudo funzionale dello sbarramento sul torrente Corno a Corno di Rosazzo.

I Comuni coinvolti nelle attività sono: Corno di Rosazzo e Cividale del Friuli per l’allagamento delle aree agricole e delle strade interpoderali a monte dell'invaso; Corno di Rosazzo, San Giovanni al Natisone e Chiopris-Viscone, in stato d'allerta, per inondazioni in caso di cedimento del manufattoL’attività di chiusura delle paratoie sarà realizzata da giovedì 23, alle ore 9,00 circa, fino a sabato mattina.

Il Comune di Corno di Rosazzo ha disposto lo sgombero dalle persone ed il contestuale divieto di transito per tutti i veicoli e le persone all’interno della zona a monte dello sbarramento di laminazione del Torrente Corno. Anche il Comune di Cividale del Friuli ha disposto lo sgombero delle persone ed il contestuale divieto di transito per tutti i veicoli e le persone all’interno della zona a monte dello sbarramento di laminazione del Torrente Corno, nella zona sud della località di Spessa.

Lo sbarramento ha una altezza di costruzione di 10 metri e una altezza allo sfioro di 7 metri; il collaudo consisterà nel suo riempimento allo sfioro, con l'accumulo di 400.000 metri cubi di acqua. Lo sbarramento del torrente Corno è stato realizzato con un manufatto in calcestruzzo armato a forma arcuata che presenta uno sviluppo di circa 200 m. Nella parte centrale sono ubicati gli apparati idraulici di regolazione della portata, come la luce di fondo con le paratoie per la sua chiusura e lo sfioratore di superficie. Il collaudo funzionale di uno sbarramento, avente la funzione principale di invaso dell’acqua per l’attenuazione delle portate di piena a valle, si concretizza con la verifica di funzionamento e di tenuta dell’opera. Detta verifica si effettua con il riempimento del bacino di ritenuta posto a monte dello sbarramento, riempimento che avviene a seguito della chiusura della luce di fondo mediante i dispositivi opportunamente predisposti.

Il riempimento del bacino consente di produrre la tracimazione delle portate entranti tramite lo sfioratore di superficie e verificarne così l’effettiva funzionalità.
Le verifiche di collaudo che si ritiene debbano essere effettuate sono:
1. stabilità strutturale dell’opera durante le fasi di invaso e svaso;
2. stabilità delle sponde del bacino per tutta la durata delle attività di collaudo;
3. stabilità e adeguatezza delle opere di convogliamento delle portate scaricate.
Si ritiene che il rilascio di portate anche di modesta entità dallo sfioratore di superficie consenta di raccogliere indicazioni sufficienti per le verifiche di collaudo precedentemente indicate.   

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