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Cronaca Cividale del Friuli

A Cividale TASI al 1,9% sulle prime case. In arrivo i moduli F24

Il versamento dell'imposta dovrà essere effettuato entro il 16 ottobre in acconto ed entro il 16 dicembre a saldo. Nei prossimi mesi contributi dalle Politiche Sociali per l'abbattimento del carico fiscale derivante dalla Tasi

Lo scorso luglio il consiglio comunale di Cividale del Friuli ha deliberato la manovra finanziaria riferita alla fiscalità locale per l’anno 2014 con l’approvazione delle aliquote relative al nuovo tributo TASI. Gli uffici finanziari dell’ente comunicano, pertanto, che sono state completate le procedure di caricamento e inserimento dei dati relativi al nuovo tributo TASI.

Nei prossimi giorni – spiega l’assessore alle finanze Daniela Bernardi - verranno recapitate ai contribuenti le note informative personalizzate con scheda immobili posseduti, calcolo del tributo dovuto e modello F24 precompilato da utilizzare per il versamento. Nonostante le tempistiche molto ridotte siamo riusciti a mantenere l’impegno del recapito a domicilio dei conteggi al fine di offrire ai cittadini la massima assistenza nei complessi adempimenti che i nuovi tributi richiedono”. Il versamento dovrà essere effettuato entro il 16 ottobre in acconto ed entro il 16 dicembre a saldo; resta ferma la facoltà per il contribuente di versare in unica soluzione, utilizzando quindi entrambi i modelli F24, entro la prima scadenza del 16 ottobre. Entrando nel dettaglio del nuovo tributo va ovviamente ricordato e sottolineato che, come noto, dall’anno 2013 è stata abolita l’imposta municipale propria (IMU) riferita alle abitazioni principali; mentre però per tale annualità, analogamente a quanto era avvenuto per la “vecchia” ICI,  il ristoro del relativo minor gettito è stato garantito in via sostitutiva dallo Stato, “per l’anno 2014 non è stato previsto alcun trasferimento erariale a copertura della minore entrata – continua l’assessore Bernardi – e si è reso pertanto inevitabile reperire le risorse mancanti attraverso l’applicazione del nuovo tributo per i servizi indivisibili (TASI)”.

La nuova tassa, di fatto, andrà quindi a sostituire la vecchia ICI e “costituirà un aggravio per i contribuenti – spiega la Bernardi - per scelte effettuate dallo Stato su cui gli enti locali non hanno alcuna possibilità di incidere se non modulare la nuova tassa al fine di reperire le risorse per garantire i servizi e coprire i mancati trasferimenti da parte dello Stato”. Per giungere a tale risultato e garantire il pareggio di bilancio e il funzionamento di servizi indispensabili “la TASI è stata quindi fissata nella misura del 1,9% a valere sulle abitazioni principali”. Considerato che il nuovo tributo di fatto sostituisce la vecchia ICI l’Amministrazione ha quindi scelto di applicare la TASI alle prime case. Il calcolo del nuovo tributo segue, infatti, le stesse regole dell’ICI/IMU e viene quindi determinato applicando l’aliquota del 1.9% alla rendita catastale.
 “Oltre alla fissazione di un’aliquota base molto contenuta, si è deciso di non introdurre agevolazioni e/o detrazioni a pioggia su tutta la platea dei contribuenti, ma di intervenire in maniera mirata a favore delle fasce deboli. A tal fine – conclude la Bernardi - e analogamente alla scelta operata l’anno scorso a seguito dell’introduzione del nuovo tributo in materia di rifiuti (Tares), si è provveduto a destinare 80 mila euro per l’abbattimento del carico fiscale derivante dai nuovi tributi locali; nei prossimi mesi, in sinergia con l’assessorato alle politiche sociali, andremo a definire i criteri e i requisiti per accedere a tali sostegni che terranno ovviamente conto della situazione reddituale e familiare delle singole categorie di contribuenti”.

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