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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Centri estivi comunali? "Chi prima arriva, meglio alloggia"

Caos sui centri estivi comunali di Udine, dove in un solo giorno di apertura delle iscrizioni le prenotazioni superano di gran lunga i posti a disposizione in diversi turni

Troppi pochi posti disponibili nei centri estivi comunali rispetto alle richieste delle famiglie. A denunciare il fatto Federico Pirone di Progetto Innovare. "Noi avevamo già ampiamente previsto, purtroppo, una situazione del genere. Bisognava partire in anticipo".

La situazione

Quello sui centri estivi, è uno dei temi più discussi in queste ultime settimane anche a Udine. Indispensabili per le famiglie che devono tornare a lavorare e non sanno dove e a chi lasciare i propri figli, in balia delle nuove linee guida molto più severe rispetto agli anni passati. Tra le novità, infatti, il rapporto tra educatori e bambini, che deve essere di un educatore ogni cinque bambini - per la fascia 0-5 - e per la fascia 6-11, un educatore ogni sette. C'è stato, poi, l'intoppo del tampone, prima obbligatorio per tutti gli educatori, poi eliminato, per cui si è dato il via libera per il 3 giugno scorso. Ora, però, sorge un altro problema: la mancanza di posti disponibili per i centri estivi comunali.

La denuncia

"Per molti turni, i posti disponibili sono molto al di sotto delle richieste da parte delle famiglie – continua Pirone -. Molti turni, quindi, sono già tutti esauriti, in quanto le richieste sono di molto superiori (anche doppie) rispetto ai posti effettivamente messi a disposizione". Come già affermato dal capogruppo, "I posti disponibili sono la metà rispetto a quelli degli anni scorsi. Inoltre, a rendere la situazione ancora più pesante, i nuovi protocolli igienico-sanitari".

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I problemi

Accanto a tutte queste problematiche, poi, "C'è una grande approssimazione e una grande superficialità, a danno di un estremo bisogno delle famiglie che soffrono già disagi sociali ed economici – continua Pirone -. Questo esito è inaccettabile". Possibili soluzioni? "Bisogna stanziare più risorse per non lasciare nessuna famiglia indietro".

Iscrizioni

Le prime iscrizioni per i centri estivi si sono aperte ieri, 5 giugno, alle 9.00, "Ma se non ci sono abbastanza posti per tutti, chi prima arriva meglio alloggia?", denuncia Pirone, che rincara:"Sulla base di cosa vengono lasciate fuori le famiglie? Bisogna stanziare risorse affinché nessuno rimango escluso e sia assicurato ai bambini e ai ragazzi un servizio pubblico fondamentale".

I numeri

Per esempio, nella sola giornata di ieri, i turni per l'infanzia hanno registrato il tutto esaurito, con 33 prenotati su 13 posti, ma anche 24 prenotati su 13 e 25 su 13. Stessa sorte anche per i turni di luglio e agosto, dove le richieste superano i posti disponibili. La situazione non cambia molto neanche per la fascia della primaria: anche qui i posti disponibili ormai scarseggiano e i prenotati, in molti turni, superano i posti messi a disposizione (anche del doppio).

"Sforzi irrisori"

Concordi anche i consiglieri Pd Eleonora Meloni, Cinzia del Torre e Alessandro Venanzi, che commentano così la situazione dei centri estivi nel comune:"Se confrontiamo lo sforzo di Udine rispetto al capoluogo regionale nell'erogazione dei centri estivi, ci rendiamo conto di quanto poco sia stato fatto. Mentre a Trieste si accingono a mantenere pressoché invariati i numeri dei posti per i centri estivi rispetto al 2019, con assunzioni di 45 educatori, più spazi e collaborazioni con privati grazie a uno stanziamento ulteriore di 1,5 milioni, a Udine vige la regola del 'vedremo, faremo, decideremo'", denunciano i consiglieri dem.

"Sono oramai due mesi che chiediamo al Sindaco e alla giunta di prevedere un piano straordinario, destinando maggiori risorse per garantire presenza capillare dei servizi sul territorio, adeguati numeri (in linea con con 2019) con turni sino ai primi di settembre. Attendiamo con ansia – concludono i consiglieri -  l’annunciata variazione di bilancio, in ritardo rispetto alle reali necessità delle famiglie. Speriamo che, finalmente, la giunta prenda coraggio e destini le risorse necessarie. Su questi temi il Partito Democratico non farà mancare l’appoggio, purché ci sia coraggio nelle scelte".

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