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Cronaca Colloredo di Monte Albano

Riprende finalmente vita il castello della famiglia Di Caporiacco

L'edificio di epoca cinquecentesca, situato nell'omonima località, torna ai vecchi splendori. I primi tre lotti sono stati completati, ma per il comopletamento dei lavori mancano ancora delle opere

Un sogno che si realizza per Sergio Gelmi di Caporiacco, quella della ricostruzione in stato avanzato del castello di Caporiacco, nell’omonima frazione del comune di Colloredo di Monte Albano. Dopo la conclusione dei primi tre lotti, infatti, entro l’autunno prossimo sarà ultimata anche la quarta parte del cantiere, un edificio a tre piani di epoca cinquecentesca.

“Un sogno della mia lontana giovane età che si sta realizzando - racconta Gelmi di Caporiacco -. Un lavoro che con mia sorella Marina abbiamo avviato, 13 lunghi anni fa, per ricostruire quello che per secoli fu il maniero più importante di una grande famiglia del Friuli”.

La prima parte a essere ricostruita è stata la “Casa del frate” che secondo Gelmi di Caporiacco potrebbe essere stata in origine la cappella del castello. Questa porzione di edificio è di fatto terminata e, grazie alla disponibilità della proprietà, sarà utilizzata dal Comune per organizzare eventi e iniziative di tipo culturale e storico. Grazie a questo vantaggioso accordo, il Municipio potrà utilizzare lo spazio alla fine dei lavori. “Un’occasione eccezionale per far conoscere un castello di grande fascino - dice il vicesindaco di Colloredo, Luca Ovan -; teniamo conto, peraltro, che quello di Caporiacco è un complesso più antico di quello, più noto, di Colloredo. Un grazie alla proprietà che vuole rendere questi spazi vivi, aperti alla popolazione”.

“Questi castelli - dice Gelmi di Caporiacco - lunghi interessantissimi e speciali per gli eventi straordinari che sono ruotati loro attorno, non possono essere dimenticati e abbandonati. Vanno fatti vivere e devo essere valorizzati: questo è uno degli scopi principali del Consorzio per la salvaguardia dei castelli del FriuliVg. E la Regione è ben conscia di tale verità. Sono parte integrante della storia millenaria della nostra terra. Un Paese che non custodisce le proprie memorie e non le difende, non ha una storia: cerchiamo di mantenere, allora, almeno laddove possibile, la memoria”. Non a caso, la prima mostra-evento che sarà allestita a fine lavori nella “Casa del Frate” sarà dedicata al recupero del castello e alla sua storia.

“Bisognava trovare una banca che anticipasse il denaro e fortunatamente riuscimmo a trovare l’accordo con la Banca di Manzano - dice Gelmi di Caporiacco - . Non potrò mai dimenticare i veri protagonisti di questa ricostruzione: l’allora assessore regionale alla cultura, Roberto Molinaro, il consigliere regionale Giorgio Baiutti, il vicesindaco del Municipio di Colloredo di Monte Albano, Luca Ovan, l’architetto Giovanni De Marco, l’impresa Claudio Domini”.



 

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