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Cronaca

Cani in gabbia: troppo ingombranti per stare liberi in casa

A fare la triste scoperta le guardie zoofile dell'Oipa di Udine che hanno liberato 10 amici a quattro zampe costretti a vivere in trasportini

Erano detenuti tutti e 10 nella stanza d’ingresso della casa, ognuno recluso in gabbie vecchie ed arrugginite, kennel o trasportini da viaggio in plastica, senza la possibilità di bere, muoversi o distendersi completamente: 10 cani, di cui 8 pastori belga Malinois e 2 pastori croati sono stati liberati grazie al sequestro delle guardie zoofile dell’Oipa di Udine, intervenute in seguito ad una segnalazione che indicava un intenso ed insistente abbaiare proveniente da un’abitazione nelle bassa friulana.

La reclusione

La prolungata reclusione, oltre che aver causato una cattiva postura, dettata dall’impossibilità di poter stare in piedi e tenere il collo dritto, e notevoli ferite alle zampe causate dal contatto costante con il fondo grigliato delle gabbie, era fonte di un estremo stress per i cani, evidente dai classici movimenti stereotipati del girare in circolo su sé stessi. La completa assenza di stimoli od oggetti per distrarsi, inoltre, portava i cani a sfogarsi abbaiando e tentando di attaccare i cani vicini, ragion per cui i proprietari avevano posto dei separatori per evitare la vista tra cane e cane.

Prigionieri 

“Segregati ad una vita in prigionia: purtroppo, non è la prima volta che interveniamo per liberare animali che, perché ingombranti o per salvaguardare gli oggetti di casa, vivono la loro vita in gabbia – dichiara Edoardo Valentini, coordinatore del nucleo guardie eco-zoofile dell’Oipa di Udine – Fortunatamente, una volta liberati, tutti i 10 cani si sono dimostrati equilibrati, di indole socievole e positivamente relazionati all’uomo, non dimostrando alcun atteggiamento aggressivo verso di esso”.

La denuncia 

Se per i proprietari è scattata la denuncia per il reato di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenza (art. 727 codice penale), i cani – sequestrati –  sono stati portati presso il canile convenzionato, in attesa di trovare delle famiglie che possano dargli un’esistenza finalmente senza sbarre.

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