Udine non partecipa alla settimana europea della mobilità sostenibile: protesta e manifestazione dei cittadini
Il "Comitato autostoppisti" ha organizzato una camminata pubblica di sensibilizzazione rispetto ai temi della mobilità sostenibile che si snoderà per le vie di Udine
Non si fermano mai. Cambiano le stagione, si susseguono le decisioni istituzionali, ma quelli del "Comitato autostoppisti" non hanno intenzione di far calare l'attenzione sui temi della mobilità urbana.
La replica del sindaco: "Aderiamo, e chi dice il contrario mente"
Per questo hanno organizzato, per venerdì 20 settembre, una camminata pubblica che continui il lavoro di sensibilizzazione rispetto alla pedonalizzazione del centro storico, ponendo l'accento sulle strategie di mobilità sostenibile che il Comune di Udine può intraprendere. Oltre a organizzare la camminata, però, il Comitato ha sollevato la questione relativa alla mancata adesione del Comune alla settimana europea della mobilità sostenibile.
"Dal 16 al 22 settembre è la settimana europea della mobilità sostenibile che vede partecipare con misure e iniziative volte a sperimentare o a migliorare la mobilità cittadina oltre 2.900 città europee. Tra queste non c’è Udine, nonostante la città sia alle prese con decisioni strategiche sulla mobilità e il centro storico che avranno conseguenze durature sul tipo di città che potrà essere, nonostante gli udinesi in questi mesi abbiano dimostrato grande interesse e partecipazione verso questi temi consci che ne va del presente e del futuro della città e nonostante che Udine faccia parte del circuito Città Sane. Nessuna misura è stata intrapresa, nessuna iniziativa sul tema, nessun momento di confronto e riflessione è stato organizzato".
A fronte di questa lacuna e viste le recenti dichiarazioni che minacciano la cancellazione dell'asse ciclabile (via Cosattini-via Zanon) e avanzano l’ipotesi di riaprire ancor di più alle auto piazza Duomo, il comitato ha deciso di organizzare una manifestazione pubblica: venerdì 20 settembre una passeggiata collettiva dal Palamostre al Duomo, partenza alle 17.30. "A piedi, in bici, come si vuole ma senza tubo di scappamento!".
"La città in quest’ultimo anno ha conosciuto la sperimentazione delle auto in centro. Com’è cambiata Udine? I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Nessun beneficio per la città, né ambientale, né sociale, né economico. Al contrario i comportamenti incivili e prevaricatori hanno raggiunto una frequenza prima sconosciuta. Inaccettabile. Non è questa la Udine che vogliamo.
Intendiamo dunque andare avanti coerentemente con il sentire e l’agire di questi mesi che ci ha visti uniti per una Udine migliore, una Udine per le persone e non per i tubi di scappamento. Per una Udine che sappia fare riferimento ai metodi più efficaci ed efficienti, quelli ai quali si rivolgono ogni giorno sempre più città. Pedoni, bici e mezzi pubblici producono effetti positivi: meno inquinamento, meno traffico, meno incidenti, più spazio pubblico disponibile, più rispetto per le bellezze dei luoghi. Si tratta del presupposto anche per maggiori attività sociali ed economiche, per una città più viva! In città le automobili private producono invece effetti negativi in termini di occupazione di spazio pubblico e inquinamento. Non possono inoltre garantire una buona mobilità generale in un contesto urbano, rappresentando invece un costo indiretto per la città, limitandone le potenzialità di sviluppo.
Basta confusione, basta incertezze, basta tentennamenti e basta continuare con i medesimi errori. La strada che dobbiamo percorrere è quella più avanzata e suscettibile di maggior successo: le linee guida europee sulla mobilità sostenibile. Si passa inevitabilmente per la riduzione dello spazio da concedere alle automobili in città, da usare invece per migliorare le altre modalità di accesso e spostamento (aree pedonali, ciclabili, mezzi pubblici). Nel tavolo di lavoro porteremo avanti con decisione questo punto di vista, quello di tutti gli udinesi che si sono mossi con decisione in questi mesi perché Udine non può rimanere soffocata da visioni desuete e illogiche".
