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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Cafc, il telecontrollo riguarda il 60% degli impianti

L'obiettivo è raggiungere il 100%. La strategia delle aggregazioni diventa il parametro di riferimento dell'efficacia e dell'efficienza nel campo idrico

La strategia delle aggregazioni diventa il parametro di riferimento dell'efficacia e dell'efficienza nel campo idrico.
A delineare il quadro delle alleanze future è stato il Presidente di CAFC spa, Eddi Gomboso, in occasione dell'incontro nella sede di viale Palmanova con Mauro D'Ascenzi, vicepresidente di Utilitalia, ex FederUtility, l'associazione che riunisce a livello nazionale le imprese idriche energetiche ed ambientali. A sollecitare questo confronto erano stati mesi fa proprio lo stesso Gomboso e il direttore generale CAFC, Massimo Battiston per fare il punto sulle attività principali dell'azienda. 

Sono stati messi in luce gli obiettivi a breve termine, evidenziando gli step propedeutici alla fusione con Carniacque, in linea con la strategia individuata dalla Regione Friuli Venezia Giulia: il gestore unico per la provincia di Udine. L'operazione di fusione con Carniacque determinerà una risultante più che significativa: i risparmi, già nel 2017, ammonteranno – secondo le proiezioni – a 886 mila euro, mentre nel 2018 e nel 2019, rispettivamente, a 1 milione di euro e a 1 milione 168 mila euro. Si è tracciato un quadro aggiornato sulla governance unica, secondo la recente approvazione della norma regionale che prevede un'Autorità d'ambito unica regionale per la gestione del servizio idrico e dei rifiuti. 

Durante il meeting particolare interesse ha suscitato il sistema di telecontrollo adottato da CAFC che monitora fino ad oggi il 60 per cento degli impianti e dei punti strategici delle reti. L'impegno è di investire ulteriormente per procedere alla copertura totale degli impianti con il servizio di telecontrollo che consente la supervisione, il controllo e l'acquisizione dei parametri di funzionamento in modalità continua; inoltre è possibile da postazione remota (centrale operativa) effettuare comandi sui singoli impianti e variazioni ai parametri di processo. Il sistema permette di visualizzare report e trend per l'analisi dei processi, per verificare il corretto funzionamento degli impianti ed effettuare studi diagnostici; consente di eseguire un'analisi preventiva di eventuali guasti. 

Illustrato anche durante l'incontro il progetto attuato da CAFC con la collaborazione della ditta Olos di Tavagnacco per la gestione dei 130 mezzi (fra vetture e automezzi) in vista di un loro corretto utilizzo sia sul fronte della sicurezza sia sul fronte del risparmio che già si quantifica in 70 mila euro in meno rispetto al 2014 (670 mila euro). 

Dopo il confronto con il numero due di Utilitalia, lo scenario si è spalancato sui gestori del servizio idrico della Regione FVG, invitati a partecipare alla sessione speciale finalizzata a gettare le basi di una collaborazione orami sempre più necessaria fra i gestori. In campo dunque, per definire linee di azione comuni, Acegas; acquedotto Consorzio di Aurisina; Iris Acqua di Gorizia; acquedotto Poiana; Carniacque spa di Tolmezzo; Hydrogea srl di Pordenone; Sistema Ambiente, sempre di Pordenone; Livenza-Tagliamento Acqua spa che sviluppa il servizio fra Veneto e Friuli (6 comuni a Venezia, 1 a Treviso, 12 a Pordenone). Tutti i soggetti gestori si sono dichiarati interessati a partecipare all'implementazione del Cento Studi Acqua, in collaborazione con il mondo accademico di Udine e Trieste e con l'Istituto Mario Negri di Milano, per il monitoraggio costante al fine di garantire la qualità del bene primario.

Il vicepresidente D'Ascenzi, in chiusura, ha elogiato la volontà di collaborazione fra i gestori e l'intendimento di aggregazione: in Italia si contano ben 2 mila 400 gestori, in FVG solo 7. 

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