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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Polizia provinciale: controllati oltre 400 cacciatori nell'ultimo anno

Fontanini: «Si tratta dell'ultimo bilancio annuale del Corpo della Provincia di Udine destinato, tra qualche mese, come risulta dalle notizie dell'assessore Panontin, a transitare nella Forestale della Regione»

Nel 2015 la Polizia Provinciale ha effettuato 2.500 servizi di pattugliamento. Gli agenti - una trentina, coordinati dal comandante Stefano Verri - sono intervenuti per la prevenzione e l'accertamento di reati e illeciti amministrativi in vigilanza venatoria e su pesca nelle acque interne, controllo sui rifiuti, la tutela delle acque e le emissioni in atmosfera. Lo rende noto un comunicato della Provincia di Udine.

Per il controllo dell'attività venatoria sono stati fermati, identificati e controllati 400 cacciatori; sono stati eseguiti appostamenti vari, 500 quelli il sabato e la domenica; 92 sono stati i verbali di accertamento amministrativo fatti e 35 le notizie di reato redatte in tema ambientale. Sono 74 le ordinanze emanate in materia di caccia relativamente ai ricorsi presentati dai trasgressori. Accanto a servizi ambientali, la Polizia ha proseguito prevenzione e repressione delle violazioni al Codice della Strada, dando impulso soprattutto ai controlli, specie contro il superamento dei limiti di velocita': 621 le violazioni accertate e contestate, di cui 595 proprio per violazioni ai limiti di velocità. La Polizia Provinciale è intervenuta poi a supporto di Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Motorizzazione Civile e Corpo Forestale Regionale in interventi di contrasto ai furti di rame, ricerca di clandestini, controlli stradali, ordine pubblico e cattura a fini scientifici di un orso bruno.

«Si tratta dell'ultimo bilancio annuale del Corpo della Provincia di Udine destinato, tra qualche mese, come risulta dalle notizie dell'assessore Panontin, a transitare nella Forestale della Regione - commenta il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini - Anche questo passaggio andra' ad accrescere la spesa pubblica a danno dei cittadini del Friuli Venezia Giulia sommandosi all'aumento gia' registrato a fine dicembre 2015 per il trasferimento del personale degli uffici del lavoro. Questo e' l'unico vero risultato centrato e gia' certificato della riforma targata Serracchiani: l'incremento dei costi per le nostre comunità e non, invece, il preannunciato risparmio e la sbandierata razionalizzazione. Spese - conclude Fontanini - che ricadranno inevitabilmente sui cittadini a fronte di una performance, per quanto riguarda i servizi e le prestazioni, ancora tutta da verificare».

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