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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Pozzuolo del Friuli

Nikolajevka, la commemorazione a Cargnacco

Ricordata la battaglia del 26 gennaio 1943 che vide soccombere anche l'esercito italiano sotto i colpi dell'Armata Rossa

«Nikolajevka è il simbolo di una folle guerra scatenata in nome di un ideale distorto che ha ucciso migliaia di italiani. È anche un monumento alla tenacia dei nostri uomini, che combattendo hanno fatto di tutto per tornare dalle proprie famiglie». Sergio Bolzonello, vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, ricorda così la terribile battaglia in Russia del 26 gennaio 1943 e commemorata questa mattina a Cargnacco.

«I nostri uomini - ricorda Bolzonello - non avevano mezzi, attrezzature e abbigliamento, ma nonostante queste condizioni la ritirata è divenuta una tragica epopea nazionale. Coraggio e determinazione, umanità e compassione, scintille di vero eroismo, hanno riscattato i nostri soldati, di tutte le armi e specialità, e fatto emergere un carattere che rimane tutt'ora un esempio».

«In troppi sono caduti - evidenzia Bolzonello - e troppe famiglie ancora oggi non hanno una tomba su cui piangere. Queste commemorazioni sono dedicate a onorare il coraggio dei nostri militari, al monito per un futuro di pace, e a coltivare la speranza che, come accaduto anche di recente, altri caduti possano tornare dalla Russia e restituiti alle famiglie».

Il vicepresidente ha ribadito l'appoggio alla sezione di Udine dell’Associazione nazionale Alpini «Per portare l’adunata nazionale del 2021 nel capoluogo friulano. Una scelta significativa anche perché le penne nere, che pagarono un tributo altissimo nella campagna di Russia, sono da sempre un orgoglioso simbolo della nostra terra» conclude.

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