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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Aperto il bando per diventare Ambasciatore Culturale: cercasi due giovani

Il bando "Primis" è alla ricerca di due giovani tra i 18 e i 29 anni: scadenza entro il 10 luglio 2020

Il progetto transfrontaliero Interreg Italia - Slovenia "Primis" è alla ricerca di due giovani tra i 18 e i 29 anni per poter diventare Ambasciatore Culturale. Il bando è volto alla valorizzazione del patrimonio linguistico, culturale e naturale delle minoranze linguistiche presenti nell’area transfrontaliera tra Italia e Slovenia al fine di attrarre la domanda di turismo sostenibile.

Il bando

Grazie alla nomina di ambasciatore, si potrà essere in prima linea partecipando proattivamente alla promozione e alla realizzazione di workshop tematici sulla multiculturalità rivolti ad alunni delle scuole elementari e medie. Il bando, quindi, è aperto per due brillanti e spigliati giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, digital addicted in grado di utilizzare con dimestichezza i più diffusi social network e di approfondire tematiche legate alla cultura, alla sociologia, al turismo e all’imprenditoria. I due candidati dovranno inoltre avere una buona conoscenza della lingua inglese. Requisito indispensabile è possedere buone doti comunicative. Il tempo dedicato alla partecipazione delle attività progettuali sarà di dieci/quindici giorni l’anno, secondo le proprie disponibilità.

Come

Come candidarsi? Basta inviare il proprio curriculum vitae con una lettera motivazionale di accompagnamento e un video di presentazione, all’indirizzo di posta elettronica vegal@vegal.net entro e non oltre il 10 luglio 2020. Il bando Ambasciatori Culturali è pubblicato sul sito di Vegal (www.vegal.net).

Domenico Favro, presidente uscente di VeGAL: “La ricerca di giovani ambasciatori culturali è una delle prime finalità del progetto Primis e confidiamo che molti brillanti giovani del Veneto Orientale presentino la loro candidatura. L’intento di questo progetto è la valorizzazione delle minoranze presenti nell’area transfrontaliera, in particolare quella della minoranza friulana, così da creare un percorso di valorizzazione turistica che diffonda il patrimonio materiale e immateriale delle comunità linguistiche”.

Il progetto

Il progetto Primis, intitolato “Viaggio multiculturale tra Italia e Slovenia attraverso il prisma delle minoranze”, finanziato dal Programma Interreg Italia-Slovenia 2014-2020, ha come obiettivo la valorizzazione del patrimonio linguistico, culturale e naturale delle comunità del Friuli Venezia Giulia, Veneto e Slovenia quale eccellenza per lo sviluppo di un nuovo turismo sostenibile. Quest'area è, per sua natura, un'area multiculturale e multilinguistica, grazie alla presenza delle minoranze nazionali slovena e italiana, e di altre comunità linguistiche (cimbri, ladini, friulani), che la rendono unica rispetto ad altri territori in Italia e in Slovenia, pertanto meta ideale di un turismo che ricerca nuovi stimoli culturali. Il progetto, in questo modo, intende contribuire a una nuova percezione dell’identità multiculturale e multilinguistica di quest’area, anche da parte delle popolazioni residenti. L’approccio prevede di coinvolgere gli operatori del turismo per dare la massima visibilità alle peculiarità culturali materiali e immateriali e linguistiche delle comunità autoctone, come valore aggiunto per lo sviluppo delle attività economiche e del turismo, con l’utilizzo di strumenti innovativi, interattivi e multimediali, anche sfruttando la realtà immersiva e quella virtuale. A questo scopo verranno realizzati quattro centri multimediali, volti alla divulgazione delle peculiarità delle comunità linguistiche autoctone, attivati tre infopoint che consentano al visitatore di creare nuovi percorsi, e una guida turistica digitale. Il tutto accompagnato da un’azione di valorizzazione e promozione di eventi culturali, di attività informative e formative, destinate soprattutto ai giovani, tra i quali verranno selezionati 10 Ambasciatori culturali sull’intera area di progetto. Le attività sono affiancate anche da un importante investimento, che vede il recupero dell'ala destra di Palazzo Gravisi-Buttorai, a Capodistria. Il palazzo, uno dei maggiori esempi dell’architettura barocca della città, di proprietà dell’Unione Italiana, diventerà una sede destinata all'attività museale, didattica e formativa: insieme ai centri multimediali previsti dal progetto diffusi sul territorio transfrontaliero, costituirà una rete stabile di presentazione del patrimonio culturale e linguistico delle comunità autoctone dell’area. La durata complessiva del progetto è di 36 mesi, e il suo inizio è avvenuto a gennaio 2019. Al centro del progetto è coinvolto un ampio partenariato italo-sloveno, che ha come capofila l’Unione italiana con sede a Capodistria. Il Progetto beneficia di un finanziamento europeo pari a 2,83 milioni di euro. Il coordinatore responsabile del progetto è Unione Italiana.

Partner

Il partenariato, guidato dall’Unione Italiana di Capodistria, è composto da: Associazione temporanea di scopo PROJEKT, Regione del Veneto - Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR - Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale, CAN Costiera - Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana di Capodistria, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Direzione centrale cultura e sport, Unione Regionale Economica Slovena di Trieste (SDGZ-URES), Agenzia di sviluppo regionale RRA Zeleni kras di Pivka, Camera per il Turismo e l’Ospitalità della Slovenia (TGZS), Fondazione Centro Studi Transfrontaliero del Comelico e Sappada, VEGAL - GAL Venezia Orientale. Sono partner associati del progetto il Ministero per gli sloveni nei paesi contermini e nel mondo e STO - Agenzia nazionale slovena per il turismo.

Vegal e il progetto

VeGAL e i Comuni di San Michele al Tagliamento, Cinto Caomaggiore e Teglio Veneto, partecipano al progetto “Primis - Viaggio multiculturale tra Italia e Slovenia attraverso il prisma delle minoranze”, poiché nei loro territori è presente il patrimonio culturale friulano.

Vegal

VeGAL è un ente di sviluppo che opera nell’ambito territoriale di 22 comuni della Venezia Orientale, promuove piani e progetti integrati e intersettoriali per qualificare l'offerta locale a sostegno della competitività del territorio e delle imprese. L’ente, fondato nel 1995 come “Gruppo di Azione Locale”, strumento sviluppato dalla Commissione Europea negli anni '90 per attuare politiche di sviluppo nelle aree rurali, ha sede a Portogruaro (VE) e raggruppa 43 soci tra enti pubblici e privati, rappresentativi di amministrazioni locali, associazioni di categoria, del settore dei servizi pubblico-privati e del mondo della cultura e dell’ambiente. Svolge attività di segreteria e assistenza tecnica alla Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale e dell’IPA Venezia Orientale. Coordina il Programma di Sviluppo Locale sul CLLD LEADER FEASR 2014/20 e il Piano di Azione sul CLLD FEAMP 2014/20, in qualità di capofila del FLAG Veneziano.

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