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Residenti di San Domenico preoccupati: "La precedente amministrazione non ha mai condiviso il nuovo progetto"

Incontro tra assessori, residenti e Ater, martedì 20 giugno, per discutere del nuovo progetto. "L'abbiamo trovato già definitivo, con poche manovre di cambiamento", ha dichiarato l'assessore all'Edilizia privata Zini

"La nuova amministrazione comunale, rispetto al suo lotto di competenza, ha trovato il progetto già definitivo relativo a San Domenico", ha spiegato l'assessore a Pianificazione territoriale, Edilizia privata e Politiche abitative per l'Edilizia sociale Andrea Zini all'incontro che ieri, martedì 20 giugno, ha presentato questa nuova versione alle persone residenti. All'assemblea ha partecipato anche una rappresentanza nutrita della giunta comunale, con gli assessori Stefano Gasparin, Eleonora Meloni, Federico Pirone, Rosi Toffano e Andrea Zini. Una nuova versione che non ha soddisfatto i presenti. "L'impegno e la professionalità dell'architetto La Varra non sono state sufficienti a mitigare la delusione nel vedere il disegno finale del ridimensionamento fatto e delle soluzioni proposte dal Comune per la costruzione di un edificio di 4 piani, una settantina di appartamenti e 3 punti a uso comune/commerciale", commenta la referente del Comitato di cittadini Simona Longhitano. Il progetto, presentato alle associazioni e al consiglio di quartiere lo scorso 1 febbraio, "è stato modificato in piena campagna elettorale, senza alcun confronto ne condivisione dalla precedente amministrazione", lamenta Longhitano. All'incontro hanno preso parte anche i consiglieri comunali di minoranza Loris Michelini, Giulia Manzan, entrambi ex assessori con la giunta Fontanini, oltre ad alcune persone in rappresentanza dell'Ater che hanno illustrato le planimetrie degli appartamenti che costruiranno nel lotto di loro competenza e fatto un breve cenno di come gestiranno la demolizione delle palazzine esistenti oggi, l'impatto delle polveri e la viabilità.

Le criticità

L'alzamento di un piano e la gettata di cemento utile a costruire un parcheggio privato a vista per 72 posteggi ha generato malumore tra le persone presenti. "Le piccole aree verdi di pertinenza degli appartamenti a piano terra sono sparite e lasciate solo alla Comunità Piergiorgio a cui verrà dedicata una parte della costruzione con zone verdi di pertinenza privata, posteggi dedicati e appartamenti confortevoli dal punto di vista delle metrature". A sollevare criticità anche la predisposizione di fotovoltaici sul tetto necessari al consumo delle luci negli spazi in comune e agli ascensori. "Si è sempre parlato di un progetto rivolto al risparmio economico sulle utenze per gli inquilini", ha specificato Longhitano. Per chiarire alcuni aspetti è intervenuta anche Elena Canciani, esperta del Pnrr e dei Fondi europei. L'assessore Zini, che ha sottolineato l'impegno del Comune con lo stanziamento di 50mila euro per la fase dei traslochi, si è preso poi l'impegno di convocare un tavolo di confronto aperto anche al Comitato per trovare una soluzione rispetto ai punti più critici. Siamo orgogliosi di aver portato il tema in quartiere, di aver potuto far capire il nostro punto di vista perché, come abbiamo sempre sostenuto, il sacrificio delle persone che si sono trasferite deve valer veramente la pena. Non da sottovalutare infine l'impegno del comune di Udine a pagare le spese emerse durante la fase dei traslochi stanziando 50 mila euro. Le domande di contributo arrivate in Ater, corredate da documentazione, verranno valutate e pagate come da precedenti impegni assunti.
 

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