Stalking, percosse e lesioni: arrestato un 47enne di Martignacco
Tra l'ottobre del 2012 e maggio di quest'ano l'uomo avrebbe vessato una 40enne con la pretesa di trasformare un rapporto di amicizia in una relazione sentimentale. Dopo una perquisizione nel suo appartamentro trovati un fucile e delle spade giapponesi
Atti persecutori - conosciuti come stalking -, percosse e lesioni ai danni di una 40enne residente in provincia, compiuti tra ottobre del 2012 e maggio 2013. Per queste ragioni R.V., 47enne di Martignacco, è stato arrestato lo scorso 24 maggio dagli uomini della Squadra Mobile di Udine, in ottemperanza a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice Emanuele Lazzaro del Tribunale di Udine.
La vicenda si è sviluppata nel contesto di un rapporto di amicizia tra i due, che l’uomo avrebbe voluto – senza essere corrisposto - trasformare in una relazione sentimentale. La donna veniva tormentata con pedinamenti, appostamenti e continui messaggi al cellulare, dal contenuto molesto e minatorio.
I comportamenti molesti si verificavano anche durante i quotidiani spostamenti della vittima, compresi quelli per raggiungere il posto di lavoro.
Nel dicembre del 2012, a seguito dei continui tormenti e di un grave episodio di aggressione fisica, che aveva costretto la donna a ricorrere alle cure dei sanitari, quest’ultima si è vista costretta a lasciare la propria abitazione, chiedendo asilo e protezione presso familiari ed amici.
La Squadra Mobile ha così eseguito una perquisizione all’interno dell’abitazione dello stalker, rinvenendo tre fucili e due “katane” artificiosamente appuntite ed affilate (armi che l’uomo non avrebbe potuto possedere, visto che era destinatario di un Decreto prefettizio di divieto di detenzione armi).
Sulla base degli atti acquisti il tribunale cittadino, a gennaio, ha emesso nei confronti dell'uomo la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Martignacco, con l’obbligo di permanenza notturna presso la propria abitazione. Contestualmente il Questore ha prodotto il divieto di ritorno nel comune di residenza della parte offesa.
Nonostante i provvedimenti restrittivi R.V. ha continuato a contattare telefonicamente la donna, inviandole messaggi minacciosi e molesti, e si è presentato diverse volte sul suo posto di lavoro.
A seguito della persistente reiterazione delle molestie, il Tribunale di Udine, su richiesta della PM Puglia, ha così deciso l’aggravamento della misura cautelare, disponendo l’arresto di R.V. e la sua condotta in carcere.
Nel corso dell’esecuzione della misura, i poliziotti hanno trovato in camera da letto dell'uomo tre coltelli ed una pistola a molla priva del tappo rosso, che deteneva in violazione dei divieti di cui era già destinatario.
