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Cronaca Tarvisio

Arrestati passeur ucraini: organizzavano la loro attività tramite il web

Il traffico di essere umani scorre anche on-line. A Tarvisio arrestata una copia di cittadini della repubblica dell'est Europa che gestivano il tutto tramite un portale austriaco. Il questore: «Cercheremo di migliorare e adeguare i dispositivi di controllo alle frontiere che già ci sono»

Gli arrivi di profughi dal confine orientale sembrano non fermarsi mai. Una coppia ucraina, marito di 45 anni e moglie di 33, è stata arrestata stamani dai Carabinieri del Norm di Tarvisio per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. I due sono stati bloccati alla guida di un furgone Mercedes, su cui avevano fatto salire un immigrato pakistano di 30 anni richiedente asilo politico che li aveva contattati attraverso un sito web austriaco. Tramite il portale l’uomo aveva chiesto un passaggio in cambio di denaro. Sul mezzo anche una quarta persona, in regola con i documenti.

Anche ieri si sono registrati casi di ingressi. Nelle prime ore del mattino erano già 57 i migranti rintracciati dalle Forze dell'ordine lungo la fascia confinaria della provincia di Udine. Il gruppo più numeroso, di 32 individui, è stato intercettato dalla Polizia di frontiera di Tarvisio. I migranti, afgani e pachistani - tra cui anche alcuni minorenni - erano stipati nel cassone di un furgone, modello Ducato, fermato verso le 8 per un controllo all'ingresso di Tarvisio dall'autostrada A23, in arrivo dall'Austria. Alla guida un cittadino rumeno, che è stato arrestato con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. I migranti, pur ammassati, sono in buone condizioni. Ma ora verranno denunciati per ingresso illegale. Il mezzo è stato posto sotto sequestro. Gli altri migranti sono stati fermati a piedi, nella zona di Monte Maggiore, nel Cividalese. Sono entrati quasi certamente dal valico sloveno di Polava, in Comune di Savogna. Ne hanno rintracciati 11 i Carabinieri e 14 gli agenti di Polizia del Commissariato di Cividale del Friuli, intorno alle 9. Si tratta di afgani e pachistani.

IL QUESTORE. «Cercheremo di migliorare e adeguare i dispositivi di controllo alle frontiere che già ci sono». Lo ha specificato il questore di Udine, Claudio Cracovia, che sabato ha partecipato a un vertice a Roma, convocato dal Capo della Polizia, Alessandro Pansa, per discutere della situazione relativa all'immigrazione. L'incontro, ha aggiunto Cracovia, è stato una «presa di contatto per valutare e studiare correttivi e miglioramenti» ai servizi di controllo del territorio per la lotta al traffico di esseri umani e per fare il punto della situazione lungo le frontiere.

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