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Cronaca

Acciuffata la banda delle rapine al semaforo

Si indirizzavano sulle auto ferme con il rosso o incolonnate lungo le strade, colpendo in particolar modo le donne. Utilizzavano un punteruolo per spaccare i finestrini rubando tutto quello che gli capitava sotto tiro. Arrestati due maggiorenni e un minorenne

La Polizia di Udine è riuscita ad arrestare la cosiddetta “banda del punteruolo”, la banda che in queste ultime settimane agiva per le strade di Udine rapinando gli automobilisti. Sono stati oltre una decina i colpi realizzati in totale. Il modus operandi era collaudato e pressoché sempre il medesimo: aspettavano - con l'arrivo del buio - le auto nei paraggi dei semafori o lungo tragitti dove fosse più facile il verificarsi di incolonnamenti, preferivano vittime di sesso femminile e utilizzavano un punterulo per sfondare i finestrini.

LA BANDA. Si tratta di tre colombiani di cui due maggiorenni: Juan José Rojas, classe '81, e Jonathan Duvan Lopez Rocha , classe '96, entrambi difesi dall'avvocato Luca Beorchia, e di un minorenne difeso dall'avvocato Martino Benzoni. A seguire le indagini il pm De Franceschi.

LA SEQUENZA DI COLPI. A illustrare questa mattina le modalità d'arresto dei tre il vicequestore aggiunto Massimiliano Ortolan. Tutto è avvenuto ieri sera, dopo una lunga serie di reati, simili a quelli già descritti. Il primo episodio risale alle 17.30, all' incrocio fra viale Leonardo Da Vinci e viale Cadore (in questo caso la "vittima" è riuscita a fuggire). Il secondo in via Martignacco, circa alle 18.30. La terza rapina è avvenuta poco dopo, intorno le 19.00, in via Caccia. La Polizia a quel punto era già alla ricerca di un'auto sospetta, descritta abbastanza bene dalle donne vittime degli episodi e dai testimoni. Alle ore 19.05 la svolta: in viale Tricesimo viene fermata dagli agenti una Citroen Saxo nera. All'interno dell'abitacolo i tre colombiani (di cui uno ha provato la fuga). Con loro i punteruoli utilizzati durante gli scassi e diversa refurtiva.

Alcune borse sono state già restituite ai legittimi proprietari. Ora la Polizia invita chiunque dovesse riconoscere gli oggetti nelle fotografie a recarsi presso la Questura a Udine.

Arrestata la banda delle rapine ai semafori a Udine

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