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Cronaca

Appalti truccati per 1 miliardo di euro, l'elenco dei soggetti coinvolti

I finanzieri hanno acquisito documentazioni in numerose società in Friuli Venezia Giulia e nel resto d'Italia

Quasi 150 appalti monitorati e sotto indagine negli anni che vanno dal 2015 al 2018, per un giro d'affari di un miliardo di euro. L'operazione "Grande Tagliamento" coinvolge tutta Italia, non solo il Friuli Venezia Giulia. Nel mirino lavori per società molto conosciute. Le procedure di affidamento oggetto delle indagini riguardano la manutenzione e la costruzione di strade, autostrade, ponti, viadotti, cavalcavia, sottopassi, gallerie, piste aeroportuali, edifici, opere fluviali e di sistemazione idraulica, acquedotti, gasdotti, opere marittime e lavori di dragaggio, impianti di bonifica e protezione ambientale.

L'elenco dei soggetti coinvolti

I militari del Comando Provinciale di Gorizia, in particolare, stanno acquisendo e sequestrando atti e documenti presso le seguenti stazioni appaltanti:

•    Commissario Delegato per l’emergenza della mobilità riguardante la A4 (tratto Venezia – Trieste) ed il Raccordo Villesse – Gorizia;
•    Autovie Venete s.p.a., concessionaria delle tratte autostradali comprese tra la tangenziale di Mestre e Sistiana, tra Palmanova e Udine, tra Portogruaro, Pordenone e Conegliano, tra Villesse e Gorizia; 
•    Autostrade per l’Italia s.p.a., concessionaria di numerose tratte autostradali tra cui la Venezia / Belluno e la Udine Sud / Tarvisio;
•    Friuli-Venezia Giulia Strade s.p.a., società che si occupa della gestione e manutenzione delle strade regionali del Friuli Venezia Giulia;
•    Veneto Strade s.p.a., società che cura la manutenzione delle strade regionali e provinciali del Veneto;
•    Anas s.p.a., concessionario della rete stradale nazionale; 
•    Concessioni Autostradali Venete s.p.a., concessionario del passante di Mestre, della tangenziale di Mestre e del raccordo con l’aeroporto Marco Polo di Tessera; 
•    Commissario Delegato per l'Emergenza determinatasi nel settore del traffico e della Mobilità nel territorio delle province di Treviso e Vicenza, titolare della realizzazione della Pedemontana Veneta;
•    Aeroporto Friuli-Venezia Giulia s.p.a., società che gestisce il “Trieste Airport”;
•    Aer Tre s.p.a., società che gestisce l’aeroporto “Canova” di Treviso; 
•    Save s.p.a., società che gestisce l’aeroporto “Marco Polo” di Venezia;
•    Aeroporto “Valerio Catullo” di Verona Fillafranca s.p.a., società che gestisce lo scalo aeroportuale veronese;
•    Aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna s.p.a., società che gestisce lo scalo aeroportuale bolognese;
•    Regione Friuli-Venezia Giulia, competente tra l’altro per le opere di costruzione, ampliamento, ristrutturazione e manutenzione dei porti e degli approdi marittimi, nonché per le concessioni di ghiaia;
•    Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, società deputata alla gestione del Porto di Trieste;
•    Consorzio per lo sviluppo economico del monfalconese, competente tra l’altro sul porto di Monfalcone.

L'indagine prosegue

Ulteriori acquisizioni riguardano altri enti e comuni nelle province di Gorizia, Udine, Trieste, Pordenone, del Veneto, della Lombardia, dell’Emilia-Romagna, della Liguria, della Toscana, dell’Umbria, delle Marche, dell’Abruzzo, del Lazio, della Sicilia e della Sardegna. Alcune procedure di affidamento si riferiscono a opere da realizzare in diverse aree colpite dal sisma del 2016 nel centro Italia, tra cui “Norcia”, “San Benedetto”, “Tre Valli Umbre”.

Sequestri

I provvedimenti di perquisizione e sequestro riguardano invece le sedi amministrative di 120 società ed i domicili di 220 soggetti in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto-Adige, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia, Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna. Le ricerche, condotte dai finanzieri del Friuli Venezia Giulia con la collaborazione di colleghi di altre regioni, in questo caso, sono finalizzate ad acquisire prove in ordine ad accordi tra imprese diretti alla spartizione delle opere nell’ambito di più complessive alleanze tra società, rendendosi reciprocamente note le rispettive intenzioni di partecipare o meno ad una gara piuttosto che ad un’altra, l’entità e i contenuti delle offerte da formulare in modo da permettere di volta in volta all’impresa individuata di aggiudicarsi l’appalto alle condizioni più favorevoli. Tutto questo con modalità da alterare la regola indefettibile della libera concorrenza tra i singoli partecipanti e assicurare maggiori possibilità di aggiudicazione all’impresa prescelta.





 

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