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Cronaca

Anche Udine in piazza per ricordare Giulio Regeni

Travain (Fogolâr Civic - Academie dal Friûl): “I tiranni vanno eliminati: lo dico da udinese!”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

“Siamo ad attestare che anche qui, a Udine, capitale del Friuli, vi è un popolo che si ostina a non dimenticare il proprio conterraneo Giulio Regeni e la sua eccezionale testimonianza culturale e civile, degna dei migliori miti morali della Friulanità. Tutto questo in barba in particolare a un Messaggero Veneto, quotidiano locale, che da un anno a questa parte si cura di evitare la notizia che vi sono cittadini udinesi e friulani che il 25 di ogni mese s'incontrano alla Colonna della Giustizia in Piazza Libertà per non dimenticare e per evitare che si dimentichi”. Così, il prof. Alberto Travain, presidente del trentennale Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico "Fogolâr Civic" e del Circolo Universitario Friulano "Academie dal Friûl”, sodalizi organizzatori delle commemorazioni sociali udinesi del secondo anniversario della tragedia del ricercatore di Fiumicello massacrato in Egitto, ha esordito parlando alla piccola folla radunatasi per l'occasione. Giovedì 25 gennaio 2018, alle ore 19.41 esatte, ora della scomparsa di Giulio Regeni due anni prima al Cairo, le bandiere sociali si sono piegate di fronte alla Colonna della Giustizia in Piazza Libertà, presso la quale è stata rinnovata, come avviene mensilmente, una targa celebrativa di “Giulio Regeni, orgoi dal Friûl”, con accensione di lumi da parte del più vivace civismo locale, dal Fogolâr Civic all'Academie dal Friûl, dall'assemblea popolare dell'Arengo al coordinamento “Europa Aquileiensis”. “'Mihi vindictam' era scritto sulle spade dei terribili friulani di un tempo e lo stesso motto oggi si legge sulle dediche che deponiamo ai piedi di questa colonna: in assenza di giustizia, la nostra doverosa vendetta sia un caparbio, assillante, ricordare. Dobbiamo essere come le mitologiche Erinni greche, presidio civico ossessionante, a scavare, attraverso la reiterata memoria di Giulio Regeni e della sua tragica vicenda, sia le coscienze dei nostri governanti sia quelle della nostra gente più gretta ed ignava! Resta il fatto che i tiranni non vanno blanditi e ossequiati come vergognosamente hanno fatto i rappresentanti dello Stato italiano e di altri Paesi europei e occidentali nei confronti dell'imperante regime egiziano. I tiranni vanno eliminati e basta! Dico questo da Udine, con ancor più forza, essendo la nostra città per origine votata alla lotta contro la tirannide!”. Questo ha detto il prof. Travain, che ha salutato la presenza in piazza dell'assessore comunale udinese dott. Alessandro Venanzi, intervenuto in fascia, a recare una rosa con i colori della città presso la locale colonna forense in omaggio al compianto fiumicellese. “L'Amministrazione comunale di Udine ha preso a cuore sin dall'inizio il caso Regeni con approvazione di documenti ed esposizione d'insegne commemorative. Atto doveroso. Mai mancheremo di ricordare l'esempio di Giulio!”. “Nella seduta dello scorso settembre, l'Assemblea arengaria ha proclamato Regeni 'cittadino ideale di Udine', per tutti esempio di valore civico e in particolare per la nostra gioventù!” ha rimarcato il cameraro presidente dell'Arengo popolare udinese, prof.ssa Renata Capria D'Aronco, che ha anche portato il saluto del Club per l'Unesco di Udine. Ha preso la parola, poi, lo studioso e critico d'arte romano Alfredo Maria Barbagallo, delegato Fogolâr Civic alla Cultura, il quale ha sollecitato una più diretta assunzione di responsabilità da parte dell'Amministrazione civica nella gestione della memoria sociale di Giulio Regeni, tra le altre, attraverso l'intitolazione di una via o di una piazza del Centro Storico cittadino. È intervenuto anche l'arch. Amerigo Cherici, noto professionista e procuratore vicepresidente dell'Arengo udinese oltreché prezioso collaboratore del Club per l'Unesco di Udine, il quale nella pacifica indole storica, da lui percepita, nella stessa urbanistica della città, ha voluto trovare ulteriore appiglio a supporto di una sempre maggiore interconnessione tra la bella figura del disarmato giovane martire cosmopolita friulano di oggi e la capitale morale del suo popolo. Tra le rappresentanze sociali intervenute, anche il procuratore e il consigliere dell'Arengo cittadino, dott.ssa Maria Luisa Ranzato e dott. Carlo Alberto Lenoci; il blogger sandanielese Maurizio Di Fant, delegato Fogolâr Civic ai rapporti con il territorio, e i sodali Sergio Bertini, Manuela Bondio, Marisa Celotti, Milvia Cuttini, Eugenio Pidutti, Luigina Pinzano e Mirella Valzacchi, del Servizio Cerimoniale del sodalizio, guidati dalla segretaria Jole Deana. Pervenuto anche il grato messaggio di vicinanza nel ricordo di Regeni, da parte del benemerito sacerdote e benefattore sociale udinese, don Tarcisio Bordignon.

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