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Cronaca

Pasticcio orari invernali: i treni dell'alta velocità per Roma si accavallano

La denuncia arriva dal Comitato pendolari Alto Friuli: Italo Treno e le Frecce di Trenitalia partiranno a 20 minuti di distanza

Arriva il freddo, cambiano le stagioni e entra in vigore, come ogni anno, anche l'orario invernale delle Ferrovie dello Stato. Una segnalazione sulle criticità arriva dal Comitato Pendolari Alto Friuli, che ha analizzato la direttrice Udine-Roma, paragonando anche i costi tra Trenitalia e Italo Treno, riguardanti l'alta velocità.

Il 15 dicembre entrerà in vigore il nuovo orario invernale 2019-2020, il quale cambierà radicalmente lo scenario legato ai viaggi a lunga percorrenza tra Udine e Roma. Una significativa modifica a distanza solo di tre mesi dallo storico barco di Italo in Friuli.

"Ora però i nuovi orari rischiano di far fare un grande passo indietro al servizio lungo la tratta Udine-Roma. A settembre è stato inaugurato con successo il nuovo collegamento di Italo lungo la tratta Udine-Roma, il quale ricalca il vecchio orario della “Freccia”, partendo alle 5.55 e arrivando a Roma alle 11.28. La Freccia di Trenitalia, invece, parte alle 6.55 e arriva nella Capitale alle 12.28. 
Dal 15 dicembre  le due relazioni Udine-Roma si troveranno inspiegabilmente posticipate e soprattutto vicinissime tra loro (21 minuti): Italo partirà alle 7.27 e la Freccia alle 7.48, arrivando a Roma rispettivamente alle 13.05 e alle 13.25, fra l'altro con un aumento dei tempi di percorrenza di 4/5 minuti
".

Le criticità

A fronte di una partenza posticipata si arriverà così a Roma dopo le 13.

"Quindi chiunque abbia necessità di svolgere commissioni prima - si legge nella nota del Comitato - dovrà partire con un treno regionale di primo mattino e cambiare a Mestre: esattamente come avveniva prima dell'inserimento delle relazioni dirette Udine-Roma". 

Grande perplessità anche per l'orario ravvicinato tra i due treni. "È assolutamente insensato porre questi treni a distanza di soli 21 minuti uno dall'altro; non sono tratte su cui sviluppare una vera concorrenza ma si dovrebbe continuare a godere semplicemente di due alternative d'orario ben distinte come avviene attualmente. Che uno dei due treni diretti a Roma possa essere spostato ci può stare, ma posticiparli tutti e due e concentrarli nella stessa fascia oraria è assurdo".
Il rischio, identificato dal Comitato, è che uno o entrambi viaggino vuoti o quasi, visto che molti utenti si serviranno dei treni regionali per raggiungere Mestre da dove poi prendere i treni AV per Roma.

I pendolari e l'effetto domino

Le novità d'orario potrebbero avere un effetto negativo anche per i pendolari che utilizzano i treni regionali. Infatti con il nuovo orario questi treni insisterebbero in una fascia oraria molto congestionata, con il rischio che un semplice ritardo potrebbe determinare "un effetto domino" anche sui convogli pendolari. "Da Udine avremmo Italo in partenza alle 7.27, alle 7.31 il regionale lento per Venezia, alle 7.48 la Freccia (che si “accoda” al regionale lento, che meraviglia...), alle 7.53 il regionale lento per Sacile e alle 8.07 il regionale veloce per Venezia.  L'effetto domino in caso di ritardo anche lievissimo di uno di quei convogli sarebbe inevitabile. Si tratta quindi di un orario insensato sotto tutti i punti di vista, assolutamente da rivedere".

I costi

Il Comitato fa anche un paragone tra le tariffe e le promozioni sulle Frecce di Trenitalia e Italo Treno.
"Se acquistiamo oggi un biglietto per Roma per domani mattina (27/10), pagheremo € 87,90 sulla Freccia ed € 88,90 su Italo. Acquistando invece un biglietto oggi per la prossima settimana (ipotizzando un viaggio giovedì 31.10), le tariffe divergono significativamente, nell'ordine del 20-30%: Italo € 68,90 vs gli 87,90 della Freccia di Trenitalia. Il risparmio con Italo è assicurato anche nel caso di acquisto dei biglietti per date più in là nel tempo: es. viaggio lunedì 2 dicembre (Italo € 42,90 vs Freccia € 54,90), venerdì 2 dicembre (Italo € 38,90 vs Freccia 54,90 €".

Il Comitato pendolari fa anche una riflessione sul servizio sovvenzionato dalla Regione.

"Come noto oggi le Frecce di Trenitalia sono sovvenzionate dalla Regione FVG per una parte sostanziosa (circa 3 milioni/annui), sulla base di una convenzione che scade a dicembre 2019. A detta di Trenitalia, la sovvenzione è necessaria per garantire la sostenibilità economica del servizio che non può essere coperto solo dalla vendita dei biglietti. Ora con lo sbarco di Italo in Friuli, il quale non gode di alcuna contribuzione pubblica e si basa unicamente su mercato riteniamo che si debba radicalmente mutare indirizzo".
L'Assessore regionale ai Trasporti, Graziano Pizzimenti, ha dichiarato che "l'Amministrazione sta facendo un ragionamento su quei fondi e non si esclude di eliminare il contributo alla società del Gruppo FS".

Il Comitato si chiede dunque, se abbia senso avere due treni diretti Udine-Roma a distanza di 21 minuti uno dall'altro, uno sovvenzionato dalla Regione Fvg e l'altro no.
"Il nuovo orario così come programmato rischia inoltre di rendere del tutto inutile la sovvenzione regionale visto che potremmo avere treni vuoti visto che dal Friuli non può esservi un bacino di utenza per due treni AV a distanza di venti minuti. Ci domandiamo chi abbia deciso questi orari assurdi (RFI ?) e su richiesta di chi? Inoltre ci domandiamo se la Regione non abbia voce in capitolo nella stesura degli orari di treni che sovvenziona".
 

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