Il patrimonio arboreo del parco dell'ospedale sta scomparendo
A segnalarlo è la sezione udinese dell'associazione Italia Nostra. "Il parco dell'ospedale è stato fortemente ridimensionato e oggi si trova in uno stato di evidente trascuratezza a margine di perenni cantieri"
La nuova amministrazione di Udine, al governo da circa sette mesi, tra i primi intenti dichiarati ha messo quello dell'attenzione al verde pubblico, con la piantumazione di oltre 1000 piante in città.
Non solo ornamento accessorio ma una vera infrastruttura cittadina
A partire da dicembre e per tutto l’inverno saranno impiantati 363 alberi nei parchi e nelle aree verdi, mentre entro il mese di marzo altri 740 alberi abbelliranno anche i marciapiedi e i lati delle vie udinesi nell'ottica di una forestazione urbana che dovrebbe dare nuova identità alla città, dal punto di vista estetico ma soprattutto dal punto di vista ambientale. I fondi stanziati per le nuove piantumazioni ammontano circa a 400 mila euro e sono stati inseriti nella prima variazione di bilancio dello scorso giugno e, insieme agli altri interventi di cura e manutenzione del verde, porteranno il budget destinato a questa attività a più di un milione di euro. Tutto bello, ma c'è chi chiede ancora maggiore attenzione. Tra questi anche il consiglio direttivo di Italia Nostra sezione di Udine che, appresa la notizia, ha diramato una nota che chiede un occhio di riguardo agli abbattimenti ritenuti spesso ingiustificati.
"Ogni impegno verso l’arricchimento del verde in città trova sempre in Italia Nostra un atteggiamento di positiva collaborazione. Si prevede ora, e opportunamente, di avviare importanti progetti di forestazione urbana nelle aree periferiche. Non dobbiamo tuttavia trascurare che di alberi ne sono stati tagliati, e molti, sempre con ampie giustificazioni, in particolare di sicurezza", scrivono i membri del direttivo. "Non dimentichiamo, ad esempio, che il parco dell’ospedale civile, che ha portato una fascia di verde a ridosso dei quartieri in nuova espansione e i cui benefici apprezziamo per la popolazione dei degenti, è stato fortemente ridimensionato e oggi si trova in uno stato di evidente trascuratezza a margine di perenni cantieri", fanno notare i componenti associativi.
"Inoltre molte ristrutturazioni di ville ed edifici privati determinano l'abbattimento di alberature decennali, forse perché ostacolano gru e impalcature, ma ricordiamo che gli alberi sono altrettanto validi quanto i cappotti che tappezzano case e condomini, ugualmente sostenibili e genuinamente verdi", continuano. "Un sì deciso all’incremento degli alberi, dunque, ma guardiamo soprattutto al patrimonio esistente regolamentandone la gestione e tutela, per stabilire anche rigorosi meccanismi compensativi che impongano il ripristino degli eventuali, e speriamo pochi, soggetti abbattuti, da sostituire sul posto", concludono.
