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Cronaca Via Cividale / Via Spalato

Continuano le aggressioni in via Spalato, è sempre la stessa persona

Il segretario Uil Pa Angiulli: «Ancora una volta, siamo costretti a registrare una violenta aggressione contro il personale di polizia»

Ancora un caso di violenza - nella tarda mattinata di venerdì - alla casa circondariale di Udine di via Spalato. Nel corso di una normale attività di polizia lo stesso detenuto che il 21 Febbraio si era reso responsabile di un aggressione ai danni di due operatori della sicurezza si è letteralmente scagliato contro un assistente. Un collega è immediatamente intervenuto per evitare il peggio. I dati diffusi dalla Uil Pa in relazione alle carceri di Udine e Tolmezzo - riferiti all'ultimo anno - forniscono un quadro preoccupante della situazione sicurezza: a Udine si sono registrate 35 risse, 27 ferimenti, 82 casi di autolesioismo e 6 tentati suicidi, a Tolmezzo 13 risse.

IL SINDACATO. Leonardo Angiulli, segretario regionale della Uil Pa Polizia Penitenziaria del Triveneto: «Possiamo affermare che i detenuti sicuramente non possono e non devono essere lasciati soli con il personale di Polizia. In questi casi sarebbe auspicabile che il servizio sanitario segua sotto quel profilo le persone affette da patologie particolari, che non possono essere lasciati alla custodia della Polizia Penitenziaria poiché gli agenti non sono formati e specializzati per averci a che fare. Purtroppo - prosegue Angiulli - ancora una volta, siamo costretti a registrare una violenta aggressione contro il personale di polizia. Ribadiamo la nostra grande preoccupazione per la recrudescenza di tali atti, in continuo aumento in tutto il nord est».

GLI AGGRESSORI TIPO. «La maggioranza delle aggressioni alla polizia penitenziaria sono perpetrati da detenuti che sono affetti da patologie particolari - precisa Angiulli - che dovrebbero essere associati in reparti ospedalieri e da personale specializzato sanitario medico paramedico. È ora che la classe politica e i vertici istituzionali prendano piena contezza della grave situazione che investe gli istituti penitenziari, non si può più continuare in questa situazione. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai colleghi feriti - conclude Angiulli -, augurandogli una pronta guarigione».

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