Apre la testa a un tifoso del Verona a cinghiate, denunciato un ultras

Un ultras dell’Udinese è stato denunciato dalla Digos in seguito a una presunta aggressione dello scorso 16 febbraio ai danni di un tifoso del Verona.

La vicenda

In quell’occasione, secondo la ricostruzione della Questura, poco prima dell’inizio della partita due fratelli, entrambi tifosi dell'Hellas, avevano raggiunto la zona dello stadio a bordo dell’autobus di linea: si erano quindi diretti a piedi in direzione dell’impianto, per poter assistere alla partita, quando l'ultras, notati i due ragazzi con le sciarpe gialloblu, si era avvicinato loro con fare minaccioso, brandendo una cinghia in mano. I due fratelli, spaventati, si erano dati a precipitosa fuga, ma l’aggressore, rincorrendoli, era riuscito a colpire uno dei due, ferendolo alla testa con la fibbia della cintura.

Sette punti di sutura

In quel frangente stava transitando nei paraggi una pattuglia della Polizia di Stato: i poliziotti hanno soccorso immediatamente il tifoso ferito, uno studente universitario del ’92, che è stato accompagnato al locale Pronto soccorso, dove gli è stata riscontrata una ferita al capo, curata con sei punti di sutura (prognosi sette giorni).

L'indagine

Gli investigatori della Digos sono risaliti al presunto autore dell'aggressione, grazie alle testimonianze e all’analisi del sistemi di videosorveglianza dello stadio. Si tratta di S.S.B., cittadino italiano del ’95 residente ad Udine, pregiudicato per reati contro la persona e contro il patrimonio, già noto alle forze dell’ordine per episodi violenti. L’aggressore dovrà rispondere delle ipotesi di reato di lesioni aggravate e sarà allontanato dagli impianti sportivi con provvedimento del Daspo della durata di quattro anni. Per due anni, inoltre, dovrà presentarsi a firmare in Questura in occasione delle partite casalinghe dell’Udinese (misura integralmente convalidata dal competente gip), anche in occasione delle partite a porte chiuse.