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Cronaca

Accoltellamento in viale Leopardi: in due in carcere, uno ai domiciliari

Confermato il fermo di indiziato di delitto nei confronti di tre bengalesi, sospettati del ferimento del loro connazionale Shbug Islam

Il fermo dei tre cittadini bengalesi sospettati di essere gli autori del ferimento del connazionale Shbug Islam, di 29 anni, al termine di un diverbio scoppiato domenica sera nella zona di Borgo stazione, a Udine, accusati per questo di tentato omicidio e porto di coltello, è stato convalidato. I due fratelli, A.H. e I.H., di 29 e 34 anni, domiciliati a Cividale, restano in carcere. Il terzo indagato, il 30enne M.S., residente a Udine, che avrebbe la posizione più defilata, è stato posto invece ai domiciliari.

La decisione del gip è stata presa sabato, a scioglimento della riserva assunta venerdì in udienza di convalida. La Procura aveva chiesto la custodia cautelare in carcere mentre le difese invocavano la scarcerazione dei tre indagati o, in subordine, una misura meno afflittiva. Nel frattempo è stato già conferito l'incarico per una consulenza tecnica d'ufficio al medico legale Carlo Moreschi, per stabilire la natura delle ferite inferte alla vittima. Si tratta di stabilire se fossero tali da renderlo in pericolo di vita. Le operazioni sono già iniziate.

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