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Alimentazione

Intossicazioni alimentari: a quali cibi bisogna fare attenzione

Una lista degli alimenti a rischio intossicazione alimentare e i consigli per evitare problemi e mangiare in tutta sicurezza

Le malattie alimentari si verificano in seguito all'ingestione di alimenti contenenti microrganismi patogeni o tossine di origine batterica. Queste, si distinguono in infezioni (o intossicazioni), conseguenti alla presenza di un solo microrganismo patogeno, e tossinfezioni alimentari, determinate dal consumo di alimenti contenenti sia tossine che germi patogeni. In tutto, esistono ben 250 tossinfezioni alimentari, che possono avere sintomi diversi.

I sintomi

Tra i sintomi più comuni ci sono quelli che riguardano soprattutto l’apparato gastrointestinale, come vomito, mal di stomaco, violenti crampi addominali e diarrea, ma possono manifestarsi anche febbre, tremori e, nei casi più gravi, blocco neuromuscolare. È bene, quindi, rinunciare ai cibi sofisticati, in particolare se non si è sicuri della provenienza, stare attenti al ghiaccio, non solo nei paesi tropicali ma anche in Italia, e prestare moltissima attenzione ai frutti di mare o ai crudi in generale. Meglio scegliere cibi poco elaborati, semplici e poveri di salse. I cibi più a rischio infezioni sono: 

  • creme e salse contenenti uova (come la maionese);
  • carne e derivati;
  • frutti di mare (soprattutto se crudi);
  • latticini;
  • verdure crude;
  • uova.

Le regole da seguire

Se è vero che batteri e tossine alimentari sono più diffusi nei mesi estivi, non è il caso comunque di farsi prendere dal panico, basterà seguire alcune semplici regole per abbattere drasticamente il rischio di infezioni:

  • il frigo - ricordarsi di riporre la spesa in modo corretto e nel ripiano adeguato del frigo e di utilizzare contenitori in vetro o il sottovuoto per conservare gli avanzi.
  • Il freezer - porzionare gli alimenti, avvolgendoli nella pellicola, nelle buste per alimenti o in contenitori resistenti; inoltre, ricordarsi che lo scongelamento deve avvenire sempre nel frigorifero, mai a temperatura ambiente.
  • La cottura - per garantire l’eliminazione delle spore dagli alimenti, assicurarsi di cucinarli a una temperatura superiore ai 120° C.
  • Frutta e verdura - lavare sempre frutta e verdura prima della consumazione, preferibilmente con un cucchiaino di bicarbonato, lasciandole in acqua per 15 minuti; non refrigerare i prodotti dopo il lavaggio e, se si acquista verdure in busta, lavarle sempre anche se sulla confezione viene indicato che non è necessario; ricordarsi anche di non lasciare frutta e verdura a contatto con gli altri alimenti.
  • La carne – deve essere conservata in sacchetti per gli alimenti e non va pulita sotto l’acqua. A seconda del tipo di taglio e composizione, deve essere consumata entro 24 ore se macinata, entro 48 ore se di pollo o tacchino, entro 3 giorni nel caso di affettati non confezionati e carne fresca in genere.
  • Il pesce - pulito ed eviscerato, deve essere lavato sotto acqua corrente e conservato in un contenitore ermetico o coperto con una pellicola; inoltre, deve essere consumato entro 24 ore.
  • Latticini e uova - conservarli in appositi contenitori nel ripiano centrale del frigo e, nel caso delle uova, evitare di tenerle nel portauova dello sportello, a causa degli sbalzi termici dovuti all’apertura e chiusura.

Fuori casa

Per prevenire un’intossicazione alimentare, fare attenzione a questi aspetti quando si è fuori casa

  • i piatti freddi devono essere esposti in un banco refrigerato e protetto, non esposto all’aria né alla temperatura dell’ambiente.
  • I piatti caldi devono essere “fumanti”. 
  • Fidarsi delle proprie impressioni: evitare gli alimenti che non convincono nell’aspetto o nell’odore; inoltre, fare attenzione all’igiene e alla pulizia del locale e di chi ci lavora.

In casa

  • Lavare sempre le mani prima e dopo aver maneggiato alimenti.
  • Conservare gli alimenti, crudi e cotti, in frigorifero
  • Cucinare bene i cibi ed evitare di consumare carne, uova e molluschi crudi o poco cotti.
  • Attenzione alla pulizia dei piani di lavoro, del frigorifero, degli strofinacci e delle spugnette.
  • Ricordare che l’utilizzo di elementi protettivi, come coperchi o pellicola trasparente, riduce il rischio di contaminazione.

In caso di intossicazione, consultare il proprio medico di fiducia. È importante bere acqua per evitare la disidratazione, assumere fermenti lattici e mangiare alimenti molto leggeri per qualche giorno.

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