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Alimentazione

Castagne matte: come distinguerle da quelle buone

Una breve guida per capire cosa sono le castagne matte e come distinguerle da quelle commestibili, in modo da evitare possibili intossicazioni

Le castagne sono tipiche dell'autunno, ma non tutte sono commestibili e bisogna fare attenzione. In questo periodo dell'anno, infatti, è molto facile trovare nei parchi delle città castagne più grosse e lucide del normale. Queste, in realtà, sono i semi degli ippocastani e non sono commestibili. Di solito, vengono chiamate "matte" e possono portare anche a delle intossicazioni. Ma come distinguerle da quelle commestibili?

Come riconoscere le castagne matte 

Non è difficile riconoscere le castagne buone da quelle matte. Se si conoscono le principali differenze è impossibile sbagliarsi, diversamente da quanto può succedere con i funghi che spesso sono molto simili. Le castagne commestibili sono il frutto dell'albero del castagno e si raccolgono nei boschi, a un'altitudine che può variare dai 300 ai 1200 metri. Sono contenute in "gruppo" all'interno di un riccio, che si trasforma da verde a marrone durante la maturazione e che è ricco di aculei. Nei ricci del castagno si trovano solitamente 2 o 3 castagne, una grande e le altre più piccole e schiacciate. Inoltre, le foglie del castagno, a differenza di quelle dell'ippocastano, sono singole, più piccole e seghettate. Le castagne matte, invece, si trovano nelle strade, nei giardini e nei parchi di città, in pianura o in altura. Queste castagne sono i semi dell'ippocastano, una pianta utilizzata soprattutto a scopo ornamentale e per creare ampie zone d'ombra. Il loro riccio è verde, con piccole punte distanziate e corte, e di solito racchiude un solo frutto, che si presenta rotondo, grosso e molto lucido. Infine, le castagne e le castagne matte si differenziano anche per grandezza e colore: le prime sono più piccole, meno arrotondate e presentano un ciuffo apicale caratteristico, cosa che le castagne matte non hanno.

Cosa succede se si mangiano le castagne matte

Mangiare castagne matte provoca intossicazione, che se sottovalutata può sfociare in problemi più seri come lesioni intestinali e renali. Le castagne dell'ippocastano, infatti, contengono saponine, sostanze che hanno un effetto irritativo e che causano vomito e diarrea, in base alla quantità che è stata ingerita. Tra i sintomi più comuni dell'intossicazione troviamo disturbi digestivi, dolori addominali, nausea, vomito o irritazione della gola. Le castagne matte, inoltre, se mangiate cotte o crude hanno un sapore amaro e l’acqua di bollitura emana cattivo odore.

Cosa fare in caso di intossicazione 

Nel caso si verifichino i sintomi di una intossicazione, bisogna cercare di fotografare l'albero e i frutti mangiati, in modo che il pronto soccorso o il centro antiveleno abbiano dati il più dettagliati possibile per poter intervenire.

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