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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Case di riposo regionali: previste modifiche strutturali ai regolamenti

Il difficile momento della pandemia ha toccato da vicino le case di riposo mostrando i punti fragili delle strutture

Dall'inizio della pandemia, una della circostanze più complicate da gestire al livello sanitario, è stata quella riferita alle case di riposo. La Regione Friuli Venezia Giulia si è ora mossa al fine di riformare le normative riferite. La pandemia ha mostrato i punti fragili delle strutture: la volontà è ora quella di migliorare queste criticità con modifiche strutturali ai regolamenti. "Renderemo più coerente e uniforme la normativa a tutela dell'ospite, da assistere e curare in base alle sue personali e uniche necessità, così che l'offerta non sia legata ai soli "numeri" tecnici dalla struttura ma, in primis, all'esigenza della persona che è al centro, quindi, del nostro percorso di riorganizzazione", ha dichiarato il vicepresidente regionale con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi.

Revisione delle norme

Si tratta di modifiche al Regolamento di definizione di requisiti, criteri e delle evidenze dei minimi strutturali, tecnologici e organizzativi per la realizzazione e per l'esercizio di servizi semiresidenziali e residenziali per anziani e del Regolamento per il rilascio dell'accreditamento istituzionale delle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani non autosufficienti. "Va detto che il pubblico, nel nostro caso la Regione, stabilisce l'indirizzo generale nell'interesse dei cittadini e delle persone: definisce pertanto la regolamentazione cui deve adeguarsi l'intero sistema. È giunto il momento di fare un passo avanti ulteriore per la tutela dei nostri anziani accolti in strutture residenziali e semiresidenziali" ha aggiunto Riccardi. "Arriviamo a questo punto, a seguito di una concertazione importante con la variegata platea di portatori di interesse composta da parti pubbliche e private: la prima, che fa riferimento perlopiù ai Comuni, e il privato con una componente significativa del sistema del privato sociale. Le strutture residenziali attualmente attive in Friuli Venezia Giulia hanno storie molto differenti tra di loro: alcune esemplari, altre da riorganizzare, anche nella gestione non facile dei bilanci e del personale", ha continuato Riccardi.

Contributi

"La Regione è intervenuta con una quota di 3,5 milioni di intervento a beneficio dei maggiori costi derivanti rispetto alla pandemia (per l'esercizio 2021) e con un incremento di 2 euro (dagli attuali 18 a 20 al giorno cui si aggiungono 12 euro a persona per gli oneri sanitari), della quota fissa del contributo 'abbattimento retta' riconosciuto agli ospiti accolti in residenze per anziani non autosufficienti convenzionate, restando invariata la quota legata al reddito. Allocati, poi, 5 milioni per andare incontro alle esigenze di equilibrio di bilancio delle strutture e 3 milioni, infine, sono stati destinati al sostegno ai maggiori oneri derivati dalla realizzazione dalle opere previste dal bando Eisa", ha concluso Riccardi. 

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