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La petizione contro l'obbligo di mascherina a quota 3500 firme

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Nelle passate settimane, quasi 3500 cittadini hanno firmato una petizione su Change.org per chiedere al presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, di abolire l’ordinanza regionale in tema di mascherine. https://www.change.org/p/massimiliano-fedriga-no-all-obbligo-di-mascherina-all-aperto-in-friuli-venezia-giulia Nella nostra regione vige, infatti, l'obbligo di indossare sempre la mascherina (o simile dispositivo di protezione) quando ci si trova all'aperto. Nella norma vi sono alcune eccezioni di difficile interpretazione. Praticamente nessun altro paese in Europa impone ai suoi cittadini un obbligo così stringente. Neppure la vigente normativa Italiana (DPCM 26/4/2020) prescrive tale vincolo. La regione FVG ha un livello di contagi, in rapporto alla popolazione, sotto la media nazionale. Da notare che è anche il più basso di tutto il nord Italia. La norma appare quindi sproporzionata rispetto alla situazione sanitaria della nostra regione. Inoltre appare ancor più irragionevole la sua applicazione uniforme sul territorio regionale: in gran parte del Friuli e della Carnia la bassa densità della popolazione e il bassissimo livello dei contagi non giustificano la necessità di indossare una mascherina nelle situazioni all'aperto. Giova ricordare che né l'OMS, né Istituto Superiore di Sanità hanno mai fatto una simile prescrizione. Anzi vi è evidenza che nelle situazioni all'aperto il livello di contagi COVID19 sia bassissimo (un rapporto dell’ISS del 22/5 indica che almeno l'84% dei contagi avviene in ambienti chiusi di cui il 50% nelle case di riposo). Lo scopo della petizione non è quindi un inno alla disobbedienza civile né una battaglia contro le mascherine in se. Bensì mira ad un utilizzo ragionato di questi dispositivi che, non privi di controindicazioni, vanno usati con prudenza la dove serve. I promotori della petizione ritengono che sia opportuno indossare la mascherina al lavoro, sui mezzi pubblici, nei negozi, ma è un errore rendere tale utilizzo obbligatorio all’aperto. Il loro uso non può quindi essere generalizzato ma va calibrato secondo le circostanze. Utilizzare le mascherine in maniera massiccia e indiscriminata porta a dei rischi per la salute, per l'ambiente, per l'economia. La respirazione con mascherina è peggiore come quantità e qualità. Il rischio di trasformarla in un ricettacolo di virus e batteri è purtroppo concreto e reale. Il caldo renderà poi particolarmente difficile la situazione per gli anziani, per gli sportivi, per le persone con difficoltà respiratorie. Un inutile spreco di mascherine si trasformerà in inquinamento per il territorio, il mare, la montagna. Dal punto di vista economico, oltre ai costi diretti per le famiglie, si rischiano delle pesanti conseguenze per il comparto turistico. Perché un turista italiano o straniero dovrebbe venire in Friuli Venezia Giulia? Per fasi mettere la "museruola"? Anche i nostri corregionali potrebbero scegliere di trascorrere le vacanze in qualche altra regione Italiana o nei paesi vicini (Germania, Austria, Slovenia, Croazia) che non hanno tale obbligo. Le conseguenze su ristorazione, alberghi, spiagge, musei potrebbero essere disastrose. I cittadini del FVG sono dotati di adeguato buon senso e civismo per scegliere quando sia la situazione più opportuna per indossare una mascherina (o altro dispositivo di protezione) all'aperto. Così come fa la quasi totalità dei cittadini d'Europa e la maggior parte degli Italiani. Per questo i firmatari della petizione ritengono che la normativa nazionale tuteli già ampiamente i cittadini e non siano necessarie ulteriori restrizioni regionali in quest'ambito. Va infine sottolineato che temi fondamentali - stiamo parlando della libertà di respirare liberamente - non andrebbero affidati ad affrettate ordinanze regionali. Ancora più discutibile è che la norma venga soggetta a volubili interpretazioni tramite FAQ. Il rischio che il diritto diventi arbitrarietà totale, dal legislatore fino all'ultimo vigile, è purtroppo sotto gli occhi di tutti. Alla luce di tutto questo appare ancor più irragionevole la sanzione di 400 Euro comminata ai trasgressori. Una regione a noi vicina, il Veneto, ha già fatto marcia indietro su questo vincolo: da lunedì 1 giugno non c'è più obbligo di mascherina all'aperto. L’auspicio è che il presidente Fedriga raccolga l’appello dei firmatari per eliminare una norma che, magari nata con le migliori intenzioni, rischia di diventare controproducente e nociva per i cittadini del FVG.

Lucio Riccobon (promotore della petizione).

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