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La Comunità Collinare dona un ecografo all'ospedale Sant'Antonio

Il nosocomio utilizzerà l'apparecchiatura per far fronte anche alle cure domiciliari oltre che per la normale attività all'interno dell'azienda per l'assistenza sanitaria

"Un gesto di solidarietà che dimostra ancora una volta l'attaccamento della popolazione alla sanità locale, ma al contempo anche un arricchimento per una struttura che è sempre più un punto di riferimento nel panorama dell'offerta di salute in Friuli Venezia Giulia". Lo ha affermato il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi oggi a San Daniele in occasione della cerimonia di donazione di 22mila euro compiuta dalla Comunità Collinare a favore del nosocomio locale. La somma è stata ricavata attingendo al fondo vincolato dell'ente destinato alle emergenze denominato "Solidarietà sociale", costituito già nel 2008 ma finora mai intaccato. Con questi fondi l'ospedale potrà acquistare un'apparecchiatura per far fronte anche alle cure domiciliari oltre che per la normale attività all'interno dell'azienda. Alla presenza del sindaco Piero Valent, del presidente dell'assemblea dei sindaci David Asquini, del presidente consiglio amministrazione della Comunità Collinare Paolo De Simon nonché del direttore generale dell'Asufc Massimo Braganti, il vicegovernatore ha posto l'attenzione sulla necessità di prendere spunto anche da questi gesti di generosità per porre le basi dalle quali ripartire nella fase post Covid.

"Ci stiamo lasciando alle spalle - ha detto Riccardi - un'emergenza che ha messo a dura prova il sistema della salute in Friuli Venezia Giulia. Ma di fronte a questa epidemia sono emersi alcuni aspetti di non secondaria importanza che rappresentano per noi un valore del quale fare tesoro. Ne sono un esempio le moltissime donazioni destinate alla sanità regionale, che costituiscono una prova di attaccamento e radicamento della popolazione al suo territorio".  "Stiamo affrontando - ha aggiunto Riccardi - la seconda fase di periodo critico che non è stato ancora del tutto superato ma di fronte al quale ora si pone la necessità di intervenire per la ripartenza legata alla nuova progettualità e alle scelte con le quali modificare il precedente modello organizzativo; lo scopo è quello di renderlo più solido, valorizzandone le singole specificità. Nel lento ritorno alla normalità non vanno ricostruite le condizioni da cui siamo partiti quanto invece compiuto un salto di qualità, che permetta al sistema della salute regionale di progredire e migliorare. In questo senso l'ospedale di San Daniele rappresenta una specificità di grande valore per la sanità del Friuli Venezia Giulia".

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